Aperti supermercati, alimentari, farmacie, benzinai, tabaccai ma anche negozi di elettronica o di prodotti per la pulizia. Chiusi invece centri commerciali, parrucchieri, centri estetici e negozi. Il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, firmato nella serata di mercoledì 11 marzo dal premier Giuseppe Conte dispone la serrata per la maggior parte delle attività commerciali in Italia. Negozi chiusi dal 12 fino al 25 marzo per tentare definitivamente di fermare il coronavirus.
Ecco chi terrà giù le serrande e cosa invece rimarrà aperto:

I servizi essenziali – Dalla serrata generale restano ovviamente esclusi i servizi essenziali: non solo i negozi che vendono alimentari ma anche i trasporti pubblici, poste, banche, servizi assicurativi e rivendite di prodotti tecnologici e quelli di tabacchi. Un intero elenco compreso nell’allegato al decreto, riportato in fondo all’articolo. Ne fanno parte appunto tutti gli esercizi che vendono cibo e bevande, ma anche i negozi di elettronica, i benzinai, i ferramenta, le edicole, chi vende articoli igienico-sanitari, chiunque venda medicinali anche se non è una farmacia, i negozi di animali, gli ottici, chi vende detersivi e altri articoli per la casa. Infine, restano in funzione tutti i distributori automatici. (vedi l’elenco completo nella foto a fianco e sotto)

Le fabbriche – Il presidente Conte ha illustrato il decreto in una diretta Facebook da record per visualizzazioni (330mila contemporanee) dopo un lungo e delicato confronto nel governo e dopo aver sentito anche il Quirinale. Non tutti nella maggioranza erano convinti sulla serrata totale (a spingere per l’inasprimento in primo luogo il Pd) ma il decreto, di fatto, salva alcune priorità per il galleggiamento dell’economia italiana permettendo alle fabbriche e ai servizi professionali di restare aperti ma con adeguate misure di sicurezza e con il rinnovato invito a passare quanto più possibile la telelavoro e ad incentivare ferie, congedi retribuiti e lavoro agile.

Gli alberghi – Non fa eccezione la Pubblica amministrazione che dovrà agire in smart working fatta eccezione per i servizi indifferibili da rendere al pubblico. Le misure valgono dal 12 al 25 marzo, due settimane esatte. Un capitolo a parte meritano gli alberghi: nella lettera inviata ieri dalla Regione Lombardia all’esecutivo, erano inclusi nelle strutture da chiudere. Nel decreto varato dal governo, invece, non sono inseriti né tra le attività che possono rimanere aperte perché considerati “servizi essenziali”, ma neanche tra quelle che devono abbassare la saracinesca. Federalberghi ha diffuso una circolare ai suoi affiliati per invitarli a rimanere aperti. “Il decreto – scrivono gli albergatori – non menziona gli alberghi né altre strutture turistico ricettive. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, sentito per le vie brevi, conferma che gli alberghi non sono soggetti a restrizioni”. Dietro la decisione del governo di lasciare aperti gli alberghi, da quello che si apprende, c’è la necessità di garantire un posto letto ai parenti di chi è ricoverato in ospedale o per chi, nonostante l’emergenza, è in trasferta di lavoro.

Di seguito l’elenco completo delle attività che possono restare aperte e di quelle che invece devono chiudere.

NEGOZI APERTI (Ma garantendo una distanza interpersonale di almeno un metro):
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici e di prodotti per animali
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Ambulatori veterinari
Mense e del catering continuativo su base contrattuale
Ristorazione con consegna a domicilio
Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali
Servizi bancari, finanziari, assicurativi
Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse

NEGOZI CHIUSI:
Tutte le altre attività commerciali al dettaglio
I mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari
Attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie)
Attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti)

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