Un messaggio di tre minuti e mezzo per invitare il Paese a seguire le indicazioni varate dal governo, evidando “stati di ansia immotivati e spesso controproducenti“e chiedendo compattezza: non solo alla politica, ma anche ai cittadini e ai mezzi d’informazione che devono lavorare puntando “all’unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus“. A dieci giorni dall’inizio dell’emergenza legata al coronavirus Sergio Mattarella parla alla nazione. Un messaggio abbastanza breve in cui il presidente della Repubblica riconosce come l’Italia stia “attraversando un momento particolarmente impegnativo. Lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione”. Il capo dello Stato ha riflettuto sull’insidia “di un nuovo virus che sta colpendo via via tanti paesi del mondo provoca preoccupazione. Questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti. Siamo un grande Paese moderno, abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali”.

Il messaggio di Mattarella è positivo nelle previsioni ma cauto nei modi: “Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia” e “supereremo la condizione di questi giorni. Anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie per sostenere l’opera dei sanitari impegnati costantemente da giorni e giorni: misure per l’immissione di nuovo personale da affiancare loro e per assicurare l’effettiva disponibilità di attrezzature e di materiali, verificandola in tutte le sedi ospedaliere”. Come dire: le misure varate dall’ultimo consiglio dei ministri – sette miliardi e mezzo per l’emergenza, 6,3 in deficit- trovano il favore del Quirinale.

Non è l’unico passaggio in cui il capo dello Stato manifesta sostegno per l’operato dal governo. Il presidente raccomanda agli italiani di adottare i comportamenti adeguati per combattere il contagio, cioè le disposizioni emanate nelle ultime ore dall’esecutivo. Anche in questo passaggio delicato il presidente usa la Carta come riferimento: “Il Governo – cui la Costituzione affida il compito e gli strumenti per decidere – ha stabilito ieri una serie di indicazioni di comportamento quotidiano, suggerite da scienziati ed esperti di valore. Sono semplici ma importanti per evitare il rischio di allargare la diffusione del contagio. Desidero invitare tutti a osservare attentamente queste indicazioni: anche se possono modificare temporaneamente qualche nostra abitudine di vita”.

Riferimenti costituzionali, dunque, ma anche buon senso: “Rispettando quei criteri di comportamento, ciascuno di noi contribuirà concretamente a superare questa emergenza. Lo stanno facendo con grande serietà i nostri concittadini delle zone cosiddette rosse. Li ringrazio per il modo con cui stanno affrontando i sacrifici cui sono sottoposti”. Il presidente ha espresso “sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime”, poi ha lanciato un messaggio d’unità nazionale, viste anche le polemiche degli ultimi giorni tra alcuni organi di stampa e il governo sulle misure adottate: “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione“.

I riferimenti del presidente riguardano anche i conflitti interni alle Istituzioni, con alcuni presidenti di Regione che nell’ultima settimana hanno cercato di varare misure in autonomia dal governo centrale: “Alla cabina di regia costituita dal Governo spetta assumere – in maniera univoca- le necessarie decisioni in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”. Insomma: unità e coesione per superare l’emergenza. Un momento in cui vanno seguite regole che per Mattarella sono semplici e chiare: “Care concittadine e cari concittadini, senza imprudenze ma senza allarmismi, possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo. Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia”.

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