Si sono conclusi nel pomeriggio i funerali del macchinista Mario Dicuonzo, morto nell’incidente ferroviario di Lodi del 6 febbraio. Il feretro retto da quattro colleghi è stato accompagnato da un lungo applauso sulla piazza antistante la chiesa Maria Regina di Pioltello. Commozione per la testimonianza portata sull’altare da quattro colleghi in divisa (Angelo Balardino, Simone Mea, Lucrezia Bari e Simona Carboni) che hanno sottolineato le qualità di un uomo “sempre disponibile e profondamente buono”. Il sindaco di Pioltello, Ivonne Cosciotti, ha invece ricordato come la sua città abbia molto sofferto per i disastri ferroviari negli ultimi anni, con le tre pendolari morte il 25 gennaio di due anni fa proprio a Pioltello e con l’incidente di Corato del 2016, nel quale morì la concittadina Donata Pepe, che riuscì tuttavia a salvare il nipotino abbracciandolo. Sull’altare è intervenuto anche il figlio di Mario, Federico Dicuonzo, che ha ringraziato il padre e lo ha ricordato con la frase che la famiglia aveva preparato per la sua festa di compleanno. Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, che ha a lungo abbracciato la vedova Chiara, è andata via al termine delle esequie senza rilasciare dichiarazioni

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