“Non stringete la mano a nessuno, il contagio è letale. Usate il saluto romano, antivirus e antimicrobi”. E come firma tre faccine con la mascherina di protezione. Adesso la pubblicità fascista passa anche attraverso la paura del coronavirus. A mettere la scritta sui social network è il vicepresidente del Senato di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa. Un post subito rimosso, con tanto di spiegazione che dà la colpa a un suo collaboratore: “Alfonso ha messo sui miei social un post ironico ma forse sul virus l’ironia potrebbe suonare fuori luogo e gli ho detto di toglierlo”.

La trovata di mettere questa scritta su Facebook è dell’assessore Andrea Nadalini, imprenditore, che nel comune di Codroipo si occupa di frazioni e protezione civile. La frase ha una sfumatura ironica, ma ciò non toglie che l’uscita dell’amministratore comunale, che fa parte di Fratelli d’Italia, abbia suscitato immediate reazioni. Infatti, anche l’assessore l’ha subito rimossa. Il primo a prendere le distanze è il sindaco Fabio Marchetti, ex Alleanza Nazionale, poi eletto nelle liste del Pd, già assessore provinciale a Udine e giunto ora al secondo mandato di primo cittadino nel comune friulano: “Sono affermazioni incommentabili”, ha detto. “Non è ammissibile che un assessore della mia giunta possa abbandonarsi a ilarità e commenti su una situazione oltremodo seria, dimenticando di rivestire un ruolo importante e di dover soppesare le parole, ancor di più se messe per iscritto”. Il Pd friulano ha emesso un comunicato in cui definisce “avvilenti e irrispettose” le parole dell’assessore.

Nadalini non è nuovo a incidenti proprio su Facebook. Nel maggio 2018 aveva insultato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le nomine ministeriali. Sotto una foto del presidente aveva virgolettato: “Ho nominato Fedeli, Boschi, Alfano, Madia, Lotti, Lorenzin e Pinotti… Ma ho dubbi su Paolo Savona”. A lato del post, il suo commento, diretto a Mattarella: “Pagliaccio!!!”. E il giorno successivo aveva rincarato: “Mattarella l’unica cosa che dovresti fare dopo stasera è dare le dimissioni!!! Venduto”. Contestato da più parti, in quella occasione l’assessore aveva dichiarato: “Continuerò a esternare quello che penso e non credo di avere insultato il Capo dello Stato ritenendo che si sia comportato da burattinaio”. Il riferimento era al caso del ministro Savona.

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