È stato visto per l’ultima volta il 13 gennaio. E ora, per la scomparsa dell’ecoattivista Homero Gomez in Messico, 53 poliziotti sono stati fermati e interrogati. La procura ha annunciato la misura nei confronti dell’intero corpo di polizia di Ocampo e Angangueo, senza precisare perché gli ufficiali e agenti siano sospettati.

Non è la prima volta che la polizia di Ocampo, nel violento Stato di Michoacan, è coinvolta in casi del genere: nel 2018, 27 ufficiali furono arrestati per sospetto coinvolgimento nell’assassinio di un politico locale, candidato sindaco.

I parenti dell’ecoattivista hanno riferito che Gomez aveva ricevuto minacce da una gang locale. I gruppi per la difesa dei diritti umani temono che Gomez possa essere stato preso di mira per la sua lotta contro il disboscamento illegale, una delle attività in cui le gang sono coinvolte. Tra le iniziative a difesa dell’ambiente dell’attivista c’è la tutela della farfalla monarca e degli ambienti in cui vive. Nel novembre scorso Gomez ha aperto un santuario per la sua protezione vicino a Ocampo, parte della sua strategia per proteggere l’area dal disboscamento. Dal 2006 sono 60mila le persone scomparse in Messico, molte sarebbero vittime delle gang criminali, che eliminano chiunque interferisca con le loro attività illegali.

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