Pietro Genovese, il 20enne che ha investito su Corso Francia a Roma Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, è agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale plurimo. La notte dell’incidente, avvenuto tra il 21 e il 22 dicembre intorno alla mezzanotte, il giovane aveva un tasso alcolemico di 1,4 nel sangue (il limite stabilito dalla legge è di 0,5 grammi per litro) oltre a tracce di varie sostanze stupefacenti e in passato era stato trovato in possesso di droga per uso personale. A notificare la misura decisa dal gip sono stati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale.

L’autopsia eseguita il 23 dicembre ha confermato che Gaia e Camilla sono morte sul colpo per lo sfondamento della scatola cranica causato dall’impatto con l’auto guidata da Pietro Genovese. Sul corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di trascinamento: il che esclude l’ipotesi che siano state colpite da altre auto, come invece avevano riferito alcune testimonianze nei giorni successivi all’incidente. A esame concluso, i legali hanno chiesto e ottenuto il nulla osta alla restituzione delle salme alle famiglie, che domani faranno celebrare i funerali delle due ragazze insieme.

A Corso Francia, sul luogo dell’incidente, continua il via vai di persone che portano un fiore o un pensiero per le vittime. Tanti bigliettini, fotografie, cuori di carta e uno striscione con su scritto ‘Gaia e Camilla sempre con noi’. Solidarietà e vicinanza alle famiglie erano state espresse anche dal comandante della Polizia Locale di Roma, Antonio Di Maggio:”In occasione di queste festività natalizie il mio primo pensiero va alle famiglie colpite da tragici eventi come quelli accaduti in questo fine settimana, in cui hanno perso la vita prematuramente Gaia e Camilla ed il giovane Raphael, senza dimenticare tutte le vite spezzate troppo presto”. Il comandante aveva poi lanciato un appello: “Non mi stancherò mai di ripetere parole che spero non restino vuote, e ricordare di porre la massima attenzione quando ci si mette al volante, di non bere, di rispettare i limiti di velocità e di evitare tutte quelle condotte che possono mettere a repentaglio la propria vita e quella altrui”.

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