Il Politecnico di Torino ha sperimentato con successo un collegamento Wi-Fi tra un sensore e un ricevitore posti a 700 km di distanza. Il record è stato annunciato la scorsa settimana durante il convegno di agrometeorologia XWC19. Gli iXem Labs dell’Ateneo, a seguito di un processo di sviluppo iniziato nel 2017, sono giunti a una soluzione wireless alternativa alla telefonia mobile che si prospetta come ideale per il settore Internet of things – quindi per sensoristica o automazione a controllo remoto.

Le qualità principali di questo sistema sono legate all’ampio raggio di copertura e i ridotti consumi. L’esperimento infatti è stato condotto con i sensori di iXemWine, un progetto parallelo del Politecnico finalizzato alla condivisione dei dati agrometeorologici raccolti nelle vigne al fine dei migliorare l’efficacia dei trattamenti fitosanitari.

“Per rendere l’esperimento reale, i sensori sono stati miniaturizzati, dotati di antenne molto piccole (inferiori a 2 cm) con l’energia fornita da due semplici batterie stilo, alcaline e non ricaricabili”, riporta in magazine interno dell’Ateneo. “Soprattutto, sono stati posizionati solo in contesti reali, nelle vigne, in mezzo ai filari”. La mancanza di fondi iniziali ha costretto a usare palloni meteostatici ancorati al suolo invece che veri e propri tralicci. Malgrado questa criticità dal 2017 è stato possibile raccogliere dati fino a 50 km di distanza. Dopodiché il perfezionamento dei sensori ha consentito il 3 giugno scorso di collegare in wireless una stazione meteo delle vigne “U Tabarka” di Carloforte, in Sardegna, a un ricevitore posizionato in Catalogna, sulle alture dell’entroterra tarragonese.

“I due siti sono stati efficacemente e ripetutamente collegati durante tutto il periodo di prova. La stazione, i cui dati sono consultabili liberamente sul sito www.ixem.wine, ha trasmesso dati ogni 10 minuti, anche a distanze superiori ai 700 km”, ha aggiunto il Politecnico. In questi sei mesi il collegamento mantiene più del 90% di carica residua delle batterie a fronte di emissioni paragonabili al telecomando di un’automobile.

Oggi il progetto iXemWine in circa 10 mesi ha esteso la sua copertura con l’installazione di 180 stazioni meteo in 6 regioni italiane, abilitando gli accessi a 650 operatori del settore. “Questo esperimento ha carattere dimostrativo, con una forte connotazione radioamatoriale. Abbiamo scelto le condizioni di propagazione più favorevoli per raggiungere distanze sempre maggiori, con grande attenzione alla sostenibilità. Il record del 2007 fu ottenuto utilizzando solo materiali riciclati e obsoleti, dimostrando una via alternativa alla digitalizzazione a banda larga. Oggi sperimentiamo dispositivi compatti, di facile installazione, a bassissime emissioni, con fabbisogno energetico minimo, e quindi replicabili. Questa sarà l’Internet del futuro”, ha dichiarato il Direttore di iXem Labs Daniele Trinchero.

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