Oltre 80 lapidi sono state rovesciate, dipinte di verde e sfregiate con graffiti antisemiti. L’atto vandalico è stato denunciato dal sindaco Torben Hansen della cittadina danese Randers precisando che “abbiamo uno dei più antichi siti di sepoltura ebraici, risalente al 1807, e lo custodiremo sempre”. Secondo quanto riportato sul giornale locale Randers Amtsavis, la cittadina nel XIX secolo ospitava 200 ebrei, la più grande comunità ebraica fuori Copenaghen. Oggi in Danimarca vivono circa 6mila ebrei, concentrati la maggior parte nella capitale.

Sono in corso le indagini per risalire all’identità dei vandali. La polizia ha chiesto a testimoni di farsi avanti se “hanno visto persone sospette intorno al cimitero o se hanno informazioni sui responsabili”. Non è chiaro quando sia avvenuto l’atto di vandalismo antisemita ma, sottolinea il quotidiano danese, non sembra del tutto casuale la coincidenza con l’81esimo anniversario della Notte dei cristalli in Germania, quando tra il 9 e il 10 novembre del 1938 centinaia di cittadini ebrei furono uccisi dai nazisti e furono distrutte sinagoghe, cimiteri, negozi e case.

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