Nessuno se l’aspettava eppure è successo: un politico, un ministro si è schierato dalla parte dei ragazzi. Ha preso carta e penna e ha giustificato gli studenti che parteciperanno alle manifestazione del terzo Global Strike For Future. “La circolare – ha spiegato il ministro Lorenzo Fioramonti – dice una cosa molto semplice e cioè che i ragazzi vanno giustificati con le normali procedure di ogni scuola ma che per la prima volta nella storia di questo Paese una famiglia potrà indicare la verità e cioè: essere orgogliosa che il proprio figlio o la propria figlia abbia partecipato alla manifestazione contro i cambiamenti climatici e scriverlo sul libretto e la scuola può decidere di accettarlo senza indicare ‘motivi famigliari’ o altre scuse”.

Siamo di fronte ad una rivoluzione: per la prima volta non solo le famiglie non avranno bisogno di scrivere delle falsità sul libretto delle giustificazioni ma per la prima volta un ministro dell’Istruzione è andato incontro ai bisogni dei ragazzi, alle necessità di una generazione che non trova sempre spazio a scuola e che ha bisogno come ha fatto Greta di scendere in piazza. Per la prima volta i ragazzi hanno bussato alla porta del palazzo di viale Trastevere e qualcuno ha risposto. Non solo. Fioramonti nei giorni precedenti ha scritto una lettera a docenti e dirigenti per chiedere di parlare di clima a scuola: “Cari dirigenti scolastici e cari docenti, caro mondo della scuola, vi invio questa lettera per chiedervi di aiutarmi, da qui in avanti, su un tema comune e pressante che mi sta molto a cuore: lo sviluppo sostenibile per lottare fattivamente contro il cambiamento climatico. Questa è una battaglia improcrastinabile, perché siamo forse l’ultima generazione che può ancora invertire la rotta del Titanic e consentire la sopravvivenza del genere umano su questo bellissimo pianeta”, scrive Lorenzo Fioramonti.

Non solo. Il nuovo ministro dell’Istruzione ha chiesto ai docenti un impegno preciso: “Come sapete bene, la settimana che va dal 20 al 27 settembre sarà dedicata proprio alla sensibilizzazione su questa tematica a livello internazionale. Il tutto culminerà nella mobilitazione globale di venerdì 27 settembre, a cui parteciperanno anche in Italia numerosi giovani sulle tracce del messaggio di Greta Thunberg. Vi chiedo, sia come ministro sia come padre di due splendidi bambini che in questo mondo prossimo dovranno viverci, di riservare del tempo all’interno delle lezioni nella settimana su indicata per realizzare sessioni di discussione e riflessione sui cambiamenti climatici insieme ai ragazzi”.

Per concludere fa persino un accenno all’educazione civica: “Oltre a questo tempo così dedicato, che spero di poter inserire stabilmente all’interno dell’insegnamento dell’educazione civica programmato per il 2020, sarà benvenuta qualsiasi iniziativa, in questa settimana e oltre, che possa sensibilizzare i giovani sul tema. A tal riguardo ricordo che, da oggi in poi, il Miur sarà sempre aperto alle proposte provenienti da studenti, insegnanti e realtà scolastiche in genere, riservate ai temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e del benessere equo e sostenibile. Questa è la nostra lezione più importante”.

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