Un nuovo telescopio è pronto scrutare il cosmo, per svelarne i misteri dopo le gesta di Hubble la cui ultima impresa è stata scovare la più isolata delle galassie. Il super-telescopio che entrerà in azione è James Webb, il cui assemblaggio – come riporta l’Ansa – è stato completato con successo nelle scorse ore. La Nasa, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e l’Agenzia Spaziale Canadese (Csa) fanno sapere che tra i suoi obiettivi sarà lo studio della nascita delle prime stelle e galassie, e la ricerca di indizi di vita su mondi esterni al Sistema Solare, attraverso l’analisi delle loro atmosfere. Il lancio è in programma nella primavera del 2021 con il razzo Ariane 5, dalla base europea di Kourou, nella Guyana francese. Per entrare nella pancia del suo lanciatore, il telescopio sarà ripiegato come un origami.

Poi, una volta nello spazio, si schiuderà come il bocciolo di un fiore. La sua destinazione, a differenza del predecessore Hubble, non sarà l’orbita terrestre, ma un punto lontano 1,5 milioni di chilometri dal nostro Pianeta, il secondo dei cosiddetti punti di Lagrange (L2), dove l’abbraccio gravitazionale di Sole e Terra si controbilanciano, permettendo al telescopio di galleggiare in equilibrio cosmico. Per Bill Ochs, uno dei responsabili di James Webb per la Nasa, “il suo assemblaggio corona gli sforzi di migliaia di ricercatori e tecnici, che hanno lavorato al progetto per più di 20 anni. Il nuovo telescopio – ha spiegato – sarà presto in grado di vedere nuovi panorami del nostro meraviglioso universo”. Panorami spettacolari come quelli che ci ha fatto scoprire Hubble in quasi 30 anni di onorata carriera. Lanciato il 24 aprile del 1990, il celebre telescopio ha cambiato per sempre la visione del cosmo. Suo il merito della scoperta che l’espansione dell’universo sta accelerando, e che a generare questa spinta potrebbe essere una misteriosa energia detta per questo oscura. Una rivoluzione per la scienza, premiata nel 2011 con il premio Nobel per la fisica. Hubble ha anche dimostrato che al centro di ogni galassia c’è un buco nero gigante, con una massa di milioni o miliardi di volte il Sole. Sempre Hubble, infine, ha identificato per la prima volta un’atmosfera attorno a un pianeta esterno al Sistema Solare.

Articolo Precedente

Omosessualità, “non esiste un gene ma determinata da un mix di fattori genetici e ambientali”

next
Articolo Successivo

Diabete, fossero soltanto i dolci il problema

next