L’intervista odierna di Dario Franceschini al Corriere della Sera? Credo che sia una intervista importante ma sbagliatissima“. E’ il commento del deputato Pd, Andrea Romano, all’intervista rilasciata oggi dal collega dem Dario Franceschini a Maria Teresa Meli per Il Corriere della Sera.
Ospite di Omnibus (La7) Romano bacchetta duramente le parole dell’ex ministro dei Beni culturali del governo Renzi (“I 5 Stelle sono diversi dalla Lega e insieme possiamo difendere certi valori. Basta vedere alcune scelte di Conte e di Fico“): “Un anno e mezzo fa Franceschini disse le stesse cose ed era legittimo, anche se non l’ho condiviso. Ma la cosa più grave è che lui parli di condivisione di valori. Il M5s è stata la forza politica che più di tutte ha attaccato le istituzioni repubblicane e le ha attaccate in maniera pervicace e molto pericolosa”.

E spiega: “Ci siamo dimenticati le offese di Di Maio nei confronti di Mattarella? Ci siamo dimenticati le cannonate quotidiane che il M5s dà contro le istituzioni? Ci siamo dimenticati che 48 ore fa Di Maio, leader del M5s e vicepresidente del Consiglio, in un video ha comunicato agli italiani che il Pd ruba i bambini di Bibbiano con l’elettroshock per venderli? Quel video dovrebbe essere mandato in loop per far capire come il M5s dica continuamente falsità e usi una vicenda dolorosa, verso la quale dovremmo avere rispetto, per attaccare il Pd. Ci siamo dimenticati di tutte le castronerie che questo partito ha fatto da quando governa?”.

Romano smentisce Franceschini anche sulla strategia dem “dei popcorn“: “Non è mai esistita, è una invenzione. A me dispiace che una persona di grande esperienza come Franceschini ripeta queste banalità false, che sono state anche smentite da Zingaretti, il quale con grande chiarezza ha detto che non ci pensa nemmeno a un’alleanza col M5S. Ma poi un italiano, e non necessariamente un militante del Pd, legge questa intervista e dice: ‘Scusate, allora, qual è l’alternativa?’. Il rischio delle dichiarazioni di Franceschini è quello di far precipitare il Pd al 10%. Noi per fortuna siamo in piedi grazie a Zingaretti, che io non ho votato. E poi esce un ex ministro del Pd che dice: ‘Quelli possono essere amici nostri’. Questo può essere un colpo durissimo per la ripresa del Pd, perchè l’alternativa serve al Paese”.

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