È morto in un incidente stradale José Antonio Reyes, il giocatore spagnolo che nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di Siviglia, Arsenal, Real e Atletico Madrid, diventando il primo calciatore spagnolo a vincere il campionato inglese e il maggior detentore di Uefa Europa League (quattro), record condiviso con Beto, Kevin Gameiro e Vitolo, di cui le ultime tre vinte con il Siviglia. È stato proprio il club in cui Reyes era anche cresciuto a dare la notizia dell’incidente avvenuto sulla strade della città con un comunicato: il calciatore aveva 35 anni.

Reyes è stato il giocatore più giovane a debuttare nella Liga con la maglia del Siviglia. Era soprannominato la “perla di Utrera“, dal nome del paese andaluso dove è nato. La vera perla era il suo calcio con il mancino: quel tiro a giro partendo da ala destra che nel corso degli anni ha fatto le fortune delle squadre in cui ha giocato. Se lo ricordano ancora a Londra i tifosi dell’Arsenal: arrivò nella stagione 2003/04 per 35 milioni di euro (che allora era ancora una cifra da capogiro anche per il calcio) e con i Gunners vinse una Premier, un Community Shield e una FA Cup.

Dopo aver raggiunto la finale di Champions, persa contro il Barcellona, il passaggio al Real Madrid e la vittoria della Liga. Poi rimase nella capitale ma cambiando casacca: dopo una parentesi al Benfica, con l’Atletico arrivarono la prima Europa League e pure la Supercoppa europea, firmata con un gol nel 2-0 contro l’Inter. Il finale di carriera nella sua Siviglia, con le tre Europa League vinte in tre anni. I suoi ultimi club sono stati Espanyol, Cordoba, Xinjiang ed Extremadura, dove aveva appena conquistato la salvezza. L’unica pecca della sua carriera il cattivo feeling con il gol: solo nella seconda stagione con l’Arsenal raggiunse le 12 reti. In compenso, stile e tecnica che lo hanno reso uno dei migliori interpreti del ruolo di ala offensivo agli inizi del nuovo millennio.

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