La raccolta dei lamponi nel Regno Unito potrebbe presto essere affidata ai robot. Gli agricoltori di Sua Maestà sono infatti interessati a Robocrop, una macchina automatica per la raccolta in fase di progettazione presso Fieldwork Robotics, una spinout dell’Università di Plymouth che ha intascato un finanziamento di oltre 500.000 sterline da Innovate UK per accelerare lo sviluppo del suo robot.

Stando a quanto riporta il quotidiano The Guardian, il motivo non è solo che il robot sarebbe più efficiente dei braccianti, ma che la manodopera scarseggia, soprattutto a causa dello stallo della Brexit. Per la raccolta dei lamponi, servono circa 70mila braccianti stagionali provenienti da Bulgaria, Romania e Polonia, a cui sono riconosciute da 1 a 2 sterline per ogni chilogrammo di lamponi raccolti. Se questi braccianti non dovessero più prestare la propria opera, per le aziende agricole sarebbe un grande problema.

Crediti: Fieldwork Robotics

 

A questo punto il robot diventa una necessità: dovrebbe essere in grado di raccogliere 25.000 lamponi al giorno lavorando fino a 20 ore, contro 15.000 lamponi raccolti da ciascun bracciante in 8 ore di lavoro. A quanto pare sa essere delicato: strappa il frutto e lo deposita cautamente in un cestello, a un ritmo di circa un minuto per ogni singolo frutto.

Fisicamente Robocrop è alto 1,8 metri, si muove su ruote ed è dotato di un braccio robotico guidato da sensori e telecamere 3D. La pinza di cui è dotato si serve dell’Intelligenza Artificiale e dell’apprendimento automatico per raccogliere e depositare il frutto senza rovinarlo. La progettazione attenta è assicurata dal coinvolgimento della britannica Hall Hunter, fra i principali coltivatori inglesi di bacche. È nelle sue serre del West Sussex che sono in corso i test sul campo. La versione finale del robot dovrebbe entrare in produzione il prossimo anno, avrà quattro pinze, che potranno lavorare contemporaneamente. Con le dovute modifiche, si potrebbe adattare la tecnologia per la raccolta di altri tipi di bacche, oltre che per frutta e verdura.

Sfruttare la tecnologia in agricoltura e in allevamento sta diventando sempre più una necessità, alla luce della sempre maggiore carenza di manodopera. I robot stanno iniziando a essere usati per diserbare e piantare colture, per mungere le mucche e altro. Secondo un esperto del settore, ci vorranno altri 10 anni prima che i robot possano raggiungere la stessa efficienza delle persone. Persone che non ci sono, quindi non perderebbero il lavoro. Anzi il lavoro si creerà, perché una volta che i robot saranno tutti operativi occorreranno lavoratori altamente qualificati per mantenerli in funzione.

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