Non si fermano le proteste e le tensioni davanti alla sede dell’Italpizza, azienda modenese leader della pizza surgelate, teatro da quest’inverno di scioperi e picchetti. Lunedì è stato dichiarato lo stop dalla Cgil e dal Si Cobas. Un gruppo di lavoratori in appalto è tornato quindi a manifestare fuori dai cancelli per chiedere l’adeguamento del contratto a quello degli alimentarsti, libertà di attività sindacale e migliori condizioni interne. Per due giorni consecutivi, martedì e mercoledì 22 maggio, il presidio permanente degli operai del Si Cobas è stato sgomberato dalla polizia in assetto antisommossa, che ha fatto ricorso anche ai gas lacrimogeni. Un delegato di Bologna del Si Cobas è stato ferito e soccorso dall’ambulanza. “Delle 5 linee di produzione dell’azienda soltanto una sta funzionando – ha dichiarato il sindacato autonomo in una nota – mentre il reparto di confezionamento è ridotto al 20% della capacità”.

Entrambi le sigle hanno anche denunciato il ricorso a lavoratori esterni per sostituire quelli in sciopero. “C’è una chiara responsabilità di Italpizza nell’escalation di questa vertenza – hanno dichiarato in una nota congiunta Flai, Filt e Filcams, le tre sigle della Cgil coinvolte nella vertenza – Più i giorni passano e più si allarga il fronte dei lavoratori che denunciano una situazione insopportabile. Invece di aprire un confronto sui problemi posti dai lavoratori, Italpizza e le società appaltatrici stanno invece rispondendo cercando di sostituire i lavoratori in sciopero, secondo una modalità che giudichiamo irregolare e che sarà oggetto di una nostra denuncia alla autorità”. Anche gli autonomi hanno raccontato di lavoratori fatti entrare di nascosto da accessi posteriori. “Dopo aver parlato con gli altri operai, i lavoratori esterni hanno decidoso di unirsi allo sciopero e di non entrare”.

Intanto l’azienda ha presentato pochi giorni fa nella sede di Confindustria, insieme a Cisl e Uil,  un progetto di ampliamento dello stabilimento di San Donnino con un investimento di 25 milioni di euro. Annuncio però criticato dai sindacati che hanno fatto notare come lo stesso piano fosse stato già annunciato nel 2016

Il video è stato pubblicato su Youtube ed è stato girato martedì 21 maggio

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