Il mondo FQ

Frode, la finanza perquisisce sedi del gruppo fondato da senatore Biasotti (Fi)

Le fiamme gialle, coordinate dal procuratore aggiunto di Genova Francesco Pinto, indagano su una presunta maxi frode milionaria, attraverso intermediazioni fittizie con società inesistenti per evadere l’Iva
Frode, la finanza perquisisce sedi del gruppo fondato da senatore Biasotti (Fi)
Icona dei commenti Commenti

La Guardia di finanza di Genova sta perquisendo le sedi del gruppo Biasotti, società che si occupa di compravendite di auto di lusso e fondata dal senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Sandro Biasotti. Le fiamme gialle, coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Pinto, indagano su una presunta maxi frode milionaria, attraverso intermediazioni fittizie con società inesistenti per evadere l’Iva.

Il periodo sotto indagine va dal 2015 al 2018. Diverse le persone indagate. Biasotti è un gruppo di concessionarie Mercedes, Smart, Volkswagen, Bmw e Mini su Genova, Asti e Alessandria, creato dall’omonimo imprenditore a partire dalla fine degli anni Novanta. A novembre del 2018 ha annunciato un’alleanza con la famiglia piemontese di Marco Utili, attiva a sua volta con una rete di concessionarie in Piemonte, per dar vita a un gruppo con oltre oltre 400 milioni di euro di fatturato, 500 dipendenti tra Piemonte e Liguria. Biasotti sarebbe rimasto con il 60% del gruppo, era stato annunciato in quell’occasione, affidando però la gestione al gruppo di Utili. Quanto a Sandro Biasotti, 71 anni a luglio, è stato presidente della Regione Liguria tra il 2000 e il 2005, e prima dell’elezione nel 2018 a senatore con Forza Italia era stato era stato deputato per due legislature con il centrodestra.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione