Tra i materiali colpiti dal “plastic ban” ci sono le posate monouso, come forchette o coltelli. Prodotti che, secondo gli ultimi rilevamenti della Commissione europea, sono al settimo posto nella top ten dei rifiuti che invadono le nostre spiagge. Per sostituirli entro il 2021 le alternative sono molteplici, a partire da quelle in carta. L’utilizzo di materiale di derivazione vegetale permette alle stoviglie di essere biodegradabili, di decomporsi, cioè, al 90% entro sei mesi. In commercio, poi, si trovano anche forchette e coltelli compostabili, fatti cioè, come spiega l’Ansa, di Master-Bi, una bioplastica brevettata in Italia ricavata da componenti vegetali come cellulosa, glicerina e amidi, e biodegradabili in soli 3 mesi. Anche le posate in legno di betulla costituiscono una valida alternativa: una volta utilizzate possono essere smaltite liberamente e presto torneranno a far parte del ciclo naturale.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Siti da bonificare, la mappa del Consorzio Italbiotec: “Oltre 12mila potenzialmente inquinati”. Gli interventi? Vanno a rilento

next
Articolo Successivo

Energie rinnovabili, stop alla crescita. ‘Ma il mondo non può permettersi pausa’

next