Le richieste del Movimento 5 stelle di un allontanamento del leghista Armando Siri, indagato per corruzione? Non se ne parla per Matteo Salvini, che continua a blindare il suo sottosegretario. “Chi parla di Lega si sciacqui la bocca, con la mafia non abbiamo nulla a che vedere”, si difende il leader del Carroccio. Che continua a ripetere le formule di rito, senza cedere, né entrare nel merito dell’inchiesta: “Abbiamo fiducia nella magistratura, affinché lavori veloce e bene. Si è innocenti fino a quando non si è condannati”, si è limitato a replicare. Per poi precisare: “Se c’è stata una richiesta di dimissioni di Siri da parte del premier Conte in Consiglio dei ministri? No, non c’è stata alcuna richiesta di dimissioni da parte di Conte“, ha tagliato corto. Proprio il presidente del Consiglio, hanno fatto sapere dallo staff di Palazzo Chigi, ha però telefonato a Siri in giornata. I due si incontreranno, si precisa, “dopo il rientro del premier in Italia” dalla Cina.

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