Anche ai più giovani sarà capitato di imbattersi in Popeye (Braccio di Ferro in Italia), un personaggio statunitense ideato da Elzie Crisler Segar. Siamo nel 1929 e Popeye appare in strisce a fumetti e cartoni animati cinematografici e televisivi. Un grandissimo successo in tutto il mondo. Il nostro ha una caratteristica: è uno che mangia tanti spinaci. Quando si trova in difficoltà compare magicamente una scatoletta di spinaci, li ingurgita alla velocità della luce e si anabolizza immediatamente, sconfiggendo a colpi di pugni tutti i nemici.
La ragione? La vox populi afferma che contengono tanto ferro. Peccato che siamo di fronte ai titoli di apertura di una vera e propria bufala: il creatore di Popeye non ha scelto di riferirsi agli spinaci per il ferro in essi contenuto, ma per la presenza di Vitamina A. E così in tutto il mondo molti ragazzi e adulti si sono sentiti ripetere, fin dall’infanzia, questa fantastica storiella e sono stati costretti a mangiare il “ferro” dei portentosi spinaci. Una sciocchezza bella e buona, non c’è che dire.
Certo è vero che gli spinaci siano una discreta fonte di ferro, ma si trascura un particolare non da poco. Quale? Sono anche ricchi di ossalati, capaci di legarsi al ferro e renderlo assai poco utilizzabile dall’organismo. Dunque, non sono la fonte per eccellenza di ferro. La sentenza conclusiva la fornisce l’Iss salute: “Gli spinaci non sono una buona fonte di ferro per l’organismo. Infatti, gran parte del ferro in essi contenuto è inutilizzabile come nutriente perché presente insieme a sostanze che ne inibiscono l’assorbimento nell’intestino”.
Ora se Braccio di Ferro ci fa ancora ridere, fa ancor più ridere che la magnifica storiella sia partita prima di Braccio di Ferro.