Fra gli annunci più interessanti al Mobile World Congress 2019 spicca quello dell’azienda italiana Italcementi. Il colosso dell’industria nazionale ha presentato il cemento al grafene, che conduce elettricità e può riscaldare le case. È facile intuire il potenziale di questa idea: invece delle serpentine per il riscaldamento a pavimento, potrebbe essere il cemento stesso a generare calore, grazie all’integrazione con il grafene. A Barcellona è esposta una riproduzione in scala a fini dimostrativi, che fa intuire il funzionamento pratico di questa soluzione. Basta applicare un sottile strato di composito cementizio al grafene tra il massetto e la superficie della pavimentazione per ottenere lo stesso beneficio del tradizionale riscaldamento a pavimento. Le opportunità d’impiego però molto più vaste e interessanti.

Il mock-up della pavimentazione riscaldata grazie al calcestruzzo al grafene. Fonte: Italcementi

 

Il grafene è protagonista di migliaia di ricerche in tutto il mondo in vari ambiti, dai semiconduttori alle batterie, passando per gli isolanti e molto altro. Questo grazie alle molte proprietà del grafene, fra cui resistenza, leggerezza, conduttività elettrica e di calore, flessibilità. Italcementi ha iniziato a valutare l’impiego del grafene nel 2014, con l’ingresso nel Consorzio Graphene Flagship dell’Unione Europea. Il primo risultato è il composito cementizio elettricamente conduttivo appena presentato.

La sfida è stata quella di incorporare il grafene nel calcestruzzo, mantenendo le caratteristiche di resistenza e fluidità di questo materiale, ma modificandone il tipico comportamento isolante. Il calcestruzzo al grafene potrà essere impiegato nel riscaldamento a pavimento o a parete, con un’implementazione poco invasiva ma efficace quanto le soluzioni tradizionali. La soluzione comporta anche vantaggi sotto l’aspetto economico, dato che il composto richiede poca manutenzione e contribuisce al risparmio energetico.

Possibili impieghi del cemento al grafene. Fonte: Italcementi

 

Lo stesso composto può essere steso sulle superfici esterne come rivestimento anti neve e anti ghiaccio. Potrebbe anche tornare utile nella fabbricazione di moli, rampe del garage di casa, strade e piste ciclabili, piste aeroportuali e altro, per evitare la formazione di ghiaccio ed eliminare la necessità di spargere sale o prodotti chimici antigelo. Questo nel breve periodo.

A medio termine Italcementi conta di poter impiegare il cemento al grafene per il monitoraggio strutturale delle costruzioni. La conduttività propria del grafene potrebbe infatti essere sfruttata per rilevare deformazioni e fratture in tempo reale, in modo da intervenire tempestivamente all’inizio di fenomeni di degrado delle infrastrutture. Ultima, ma non meno importante opzione, quella di usare il cemento al grafene per costruire pavimentazioni antistatiche o schermare gli edifici dalle interferenze elettromagnetiche.

Un ingrandimento del grafene al microscopio. Fonte: Italcementi

 

Non finisce qui, perché ci sono progetti anche nel lungo periodo, quando Italcementi auspica di impiegare il calcestruzzo elettricamente conduttivo per ricaricare i veicoli elettrici mentre sono in movimento, traendo l’energia elettrica dal manto stradale.

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