Prosegue la partnership de Il Fatto Quotidiano con il quotidiano francese Mediapart. Ogni lunedì troverete un’ampia inchiesta proposta dal giornale fondato da Edwy Plenel e tradotta per i nostri lettori.

Il 25 febbraio: Spagna, la prima crisi di Podemos

Mentre il governo spagnolo annunciava le elezioni anticipate per il 28 aprile, i militanti delle destre riempivano le strade. Sabato 16 febbraio, più di 200 mila persone hanno manifestato a Barcellona per protestare contro il processo politico portato avanti contro i dirigenti indipendentisti catalani. Una questione che divide profondamente le sinistre spagnole.
Di fronte alla radicalizzazione degli avversari la sinistra, in generale, non è al collasso. Ma la questione indebolisce Podemos. I suoi principali fondatori, Pablo Iglesias, attuale segretario generale, e Íñigo Errejón, l’ex numero due, sono infatti al limite della rottura. Errejón ha lasciato la poltrona di deputato dopo aver ufficialmente annunciato la sua adesione a una lista diversa per le elezioni regionali a Madrid. Diverse chiavi di lettura del divorzio tra Iglesias e Errejón sono possibili. Mediapart ha raccolto il parere di quattro intellettuali francesi, che hanno potuto lavorare in prima persona su Podemos: Laura Chazel, ricercatrice a Sciences Po Grenoble e all’università Complutense di Madrid; Héloïse Nez, sociologa presso l’università di Tours, autrice del volume Podemos. De l’indignation aux éléctions, Lenny Benbara, fondatore del sito Le vent se lève, e Gaël Brustier, politologo e autore dell’introduzione a Construire un peuple, un libro di interviste di Chantal Mouffe e Íñigo Errejón.
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