Musica

Sanremo 2019, breve storia (pettegola quanto basta) del Festival dal 1951 al 1968

Il Festival della canzone italiana sotto i riflettori e dietro le quinte. Breve storia in due puntate, pettegola quanto basta, dell'odiosamata kermesse

di Roberto Casalini

1961 – Adriano Celentano

Anni di “progresso senza avventure”, come in un fortunato slogan democristiano. Nel 1960 vince Romantica (il “tradizionale” Rascel e l’urlatore Tony Dallara in accoppiata), nel 1961 ancora vecchio e nuovo a braccetto con Al di là: il melodiosissimo Luciano Tajoli assieme alla cotonata Betty Curtis che per urlare a pieni polmoni sgancia i ferretti del reggiseno. Il vincitore morale è però il secondo classificato Adriano Celentano, che scala le classifiche con 24.000 baci. In quell’anno c’è anche la prima e unica partecipazione a Sanremo di Anna Maria Mazzini in arte Mina, cremonese, studentessa di ragioneria, con Le mille bolle blu. Due teppisti, Celentano e Mina: lui con le contorsioni sul palco, lei con l’aria da finta tonta. La intervista Oriana Fallaci e Mina la prende in giro senza che l’insopportabile toscana se ne accorga. La intervista Mario Soldati e ci casca anche lui. “Che cosa legge, signorina?”. “Ah, leggo soltanto Paperino”. Lui, con aria grave: “Anche molti intellettuali lo leggono”. Mina, candida e sfrontata: “E lo capiscono?”

https://www.youtube.com/watch?v=KbWpGBV4KlA

Sanremo 2019, breve storia (pettegola quanto basta) del Festival dal 1951 al 1968 - 5/9
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