E’ stata festa nelle piazze di tutta Italia per l’inizio del nuovo anno. Nonostante i divieti, non sono mancati incidenti legati all’uso dei botti. Per il sesto anno consecutivo non sono state registrate vittime, ma i feriti non sono mancati: il bilancio della polizia ne conta 216, tra cui 13 gravi con prognosi sopra i 40 giorni. E 41 sono i minorenni.

In provincia di Milano un giovane di 23 anni è in gravi condizioni dopo lo scoppio di un petardo che gli ha dilaniato le mani e ferito volto e testa. Il giovane, sottoposto a un intervento chirurgico nella notte, si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale milanese di Niguarda e ha riportato l’amputazione di un avambraccio. E’ accaduto proprio a cavallo della mezzanotte, quando il 23enne stava maneggiando un petardo di grandi dimensioni utilizzando un grosso tubo di plastica come mortaio. Durante le operazioni di innesco, quando si trovava chino sul botto, si è verificata un’improvvisa esplosione. Il ragazzo ha riportato gravi ferite tra cui l’avambraccio sinistro dilaniato insieme alla mano, la perdita di alcune dita dall’altra, una frattura della teca cranica, ustioni agli occhi e al volto, e all’inguine. Dai primi accertamenti dei carabinieri, che hanno anche sequestrato il materiale rimasto, stava maneggiando in modo “non convenzionale” un botto legale ma di una categoria che avrebbe dovuto essere utilizzata solo da professionisti.

A Napoli e provincia i feriti, secondo un primo bilancio della questura, sono stati 37 – 23 in città e 14 in provincia –  uno in meno dell’anno passato. Cinque di loro sono ricoverati in ospedale con prognosi di 30 giorni per traumi da esplosione. Coinvolti anche tre minori, di 11 anni e mezzo, 12 e 17 anni. Il dodicenne, in particolare, è stato ricoverato all’ospedale Vecchio Pellegrini per un trauma da scoppio di petardo alla mano destra.

Un 17enne ha riportato una ferita lacero-contusa alla gamba destra ed è stato medicato all’Ospedale del Mare. Dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di otto giorni un uomo di 57 anni per aver riportato una ustione di secondo grado alla regione lombare. All’ospedale di Villa Betania un 69enne è stato medicato e dimesso con prognosi di dieci giorni per una ferita riportata nello scoppio di un botto di fine anno. All’ospedale Maresca di Torre del Greco un 34enne ha riportato una escoriazione alla mano sinistra ed è stato dimesso con prognosi di sette giorni. A Ischia, poi, un ragazzo polacco di 21 anni è rimasto ferito alla mano destra.

A Sant’Agata dei Goti una donna di 36 anni è ricoverata in condizioni molto gravi all’ospedale Rummo di Benevento per una ferita causata dall’esplosione di un grosso petardo. La donna ha riportato una grave perforazione al polmone a causa di una scheggia ed è stata sottoposta a una lunga operazione nell’ospedale beneventano, dove è attualmente ricoverata in terapia intensiva ed è in prognosi riservata. L’esplosione è avvenuta all’esterno di una tensostruttura nella quale la donna stava trascorrendo la notte di Capodanno. Complessivamente, sono quattro i feriti nel Sannio. Gli altri tre sono lievi. Si tratta di una persona di Benevento e di altre due residenti in altre province. Hanno dovuto fare ricorso ai sanitari del “Rummo” per lievi ustioni provocate dalla esplosione dei botti.

Nel Casertano qualcuno ha messo mano alle armi da fuoco. Due gli episodi, entrambi avvenuti a Capua: vittime due uomini residenti in due diversi stabili del rione Iacp, dove qualche inquilino ha salutato il nuovo anno con botti e spari d’arma da fuoco. La prima persona ha riportato una ferita lacero contusa ad un polpaccio, forse per un proiettile di striscio, ed un secondo una ferita d’arma da fuoco a una gamba; quest’ultimo non è in pericolo di vita, e si trova al momento presso l’ospedale di Santa Maria Capua Vetere.

Uno studente di 19 anni è rimasto gravemente ferito per lo scoppio di un petardo all’esterno di una discoteca a Bardonecchia, in alta Valle Susa. Il giovane, Lorenzo D.M., di Druento, che è stato portato con l’elisoccorso al Cto di Torino, avrebbe perso la mano destra e ha riportato gravi lesioni a una gamba.

Paura anche a Livorno, dove 10 persone, tra cui cinque bambini, che si trovavano una palazzina di via Forte dei Cavalleggeri sono state soccorse verso le 2 dai volontari del 118, e alcune di loro trasferite a scopo precauzionale in ospedale per lieve intossicazione da fumi, a causa di un piccolo incendio di materiale in un corridoio condominiale dell’edificio. Le fiamme immediatamente spente, spiegano i vigili del fuoco, probabilmente sono state innescate da un petardo penetrato all’interno da una finestra aperta del vano scale.

Sono stati 658 gli interventi dei vigili del fuoco. Una cifra in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 519. Il numero maggiore anche quest’anno nel Lazio 171 (lo scorso anno furono 114), la Lombardia 88, la Campania 86, Emilia Romagna 76 e Toscana 52. Anche quest’anno nessun intervento in Sardegna.

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