Nuove elezioni in Israele ad aprile. È quanto ha riferito un portavoce del Likud, il partito di destra del premier Benjamin Netanyahu, spiegando che la decisione è stata presa dalle formazioni politiche della maggioranza “all’unanimità”. La scelta di procedere a una nuova tornata elettorale – che si sarebbe dovuta svolgere nel novembre 2019 – è stata presa per spirito di “responsabilità in materia di bilancio” e per l’interesse della nazione. La Knesset (il parlamento israeliano) sarà sciolta prima del voto.

Con una maggioranza attuale di un solo seggio, l’incertezza sull’esecutivo era iniziata lo scorso 14 novembre, quando l’ex ministro della Difesa, l’ultranazionalista Avigdor Lieberman, aveva rassegnato le proprie dimissioni e il ritiro del suo partito Yisrael Beitenu dalla coalizione. Il motivo: i contrasti per un accordo di cessate il fuoco raggiunto con Gaza. Una situazione che aveva reso incerta anche l’approvazione – la cui scadenza era fissata per il 15 gennaio 2019 – della legge per estendere il servizio militare obbligatorio anche agli ultraortodossi. Dopo le dimissioni di Lieberman, Netanyahu aveva assunto lui stesso il portafoglio della Difesa.

 

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