Licenziato perché “le sue storie erano falsificate in larga misura e i protagonisti inventati“. Con questa motivazione il settimanale tedesco Der Spiegel ha allontanato dalla propria redazione il 33enne Claas Relotius, eletto giornalista dell’anno dalla Cnn nel 2014 e citato da Forbes come giovane di talento nel settore media. Il giornalista ha ammesso di averlo fatto “per paura di fallire“. Secondo le sue parole sono 14 le storie falsificate almeno in parte.

I fatti sono stati accertati da una sorta di contro-inchiesta partita dall’interno della stessa redazione. “Verità e menzogna – scrive il settimanale rivolto ai lettori – erano mescolate nei suoi pezzi. Alcuni erano soltanto impreziositi con particolari, altri completamente falsi”.  La storica rivista che vanta la maggiore tiratura in Germania tra i settimanali, ha definito il 33enne come un talento della scrittura, ma “non è un giornalista“. “Adesso – afferma il vice capo-redattore Dirk Kurbjuweit – saremmo classificati all’interno del dibattito pubblico sulle fake news. Con questo ci dobbiamo confrontare”.

Relotius -collaborava con la testata di Amburgo dal 2011. Come riferisce la rivista tedesca, il giovane ha scritto “55 articoli per Der Spiegel, tre tradotti in inglese e pubblicati sul sito web, oltre ad altri 18 che sono stati distribuiti ai clienti”. Class Relotius ha lasciato la redazione lunedì scorso.

La Repubblica tradita

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