Si fa largo la data del 20 gennaio per le regionali in Sardegna che dovranno eleggere il successore di Francesco Pigliaru alla guida della Regione. Una decisione che anticiperebbe di circa un mese la naturale scadenza del mandato, portando all’accorpamento con le suppletive per assegnare il collegio di Cagliari per la Camera, rimasto vacante dopo le dimissioni del velista ex M5S Andrea Mura. “Per noi della Lega si può andare al voto anche domani”, ha dichiarato il coordinatore del Carroccio per la Sardegna, il deputato Eugenio Zoffili. Una disponibilità che segue l’apertura in tal senso del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, candidato del centrosinistra: “L’accorpamento – ha ammesso – non andrebbe a nostro vantaggio visto che ogni giorno sia Lega che M5s perdono qualcosa nei sondaggi, ma preferiamo risparmiare due milioni di risorse pubbliche e rinunciare a qualche settimana di campagna elettorale”. Per la poltrona di governatore sardo a sfidare il primo cittadino cagliaritano dovrebbe esserci Christian Solinas, volto del Partito Sardo d’Azione che sembra piacere a Salvini. Rimane ancora un’incognita invece il terzo duellante, quello M5s.

Il centrosinistra – Zedda ha deciso di candidarsi raccogliendo l’invito che due mesi fa gli avevano rivolto 130 primi cittadini dell’isola. “Sono a disposizione della Sardegna e dei sardi e sono a disposizione per le primarie nel caso si volessero fare”, ha dichiarato il sindaco del capoluogo durante una conferenza tenutasi due giorni fa a Milis, piccolo centro dell’Oristanese. Una candidatura molto gradita al Pd e a tutta l’area del centrosinistra, con la sola incognita del “Partito dei sardi” che, a Macomer, ha aperto la campagna per le “Primarias” (primarie nazionali sarde) davanti a 600 persone tra amministratori e cittadini. “Zedda è il nome giusto per fermare il populismo e la destra sovranista“, dichiara Federico Pizzarotti che, con il movimento “Italia in Comune“, fondato dallo stesso sindaco di Parma, sostiene l’attuale primo cittadino cagliaritano.

Il centrodestra – La scelta di Zedda è arrivata all’indomani del tour nell’isola di Matteo Salvini, che ha incontrato i delegati del centrodestra in vista proprio delle regionali. Il nome del candidato governatore ancora non è stato ufficializzato da parte del leader della Lega, anche se Solinas ha ricevuto l’endorsement da alcuni suoi alleati. Solinas, senatore e segretario nazionale del Partito Sardo d’Azione, ha il sostegno di Forza Italia per la candidatura alla Presidenza della Regione Sardegna, parola del coordinatore Ugo Cappellacci. Un’investitura subito rimarcata anche dal leader dell’Udc, Giorgio Oppi: “È il candidato della coalizione di centrodestra”. “Sono onorato che alla guida del Centrodestra possa esserci il Partito d’Azione”, ha detto prudentemente Solinas. Prudenza che traspare anche dalle parole del leghista Zoffili:”Il nome uscirà dal tavolo degli 11 partiti che compongono l’alleanza di centrodestra, secondo le indicazioni del segretario Salvini”. “Prima però – continua Zoffili – devo sentire i 35 coordinatori territoriali sardi della Lega, poi convocherò il tavolo. La prima fase dei lavori sarà dedicata alla discussione del programma, poi si parlerà di nomi”.

Il Movimento 5 stelle – Dopo il ritiro della candidatura dell’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu, a seguito della condanna a un anno per abuso d’ufficio, il M5s deve aspettare un nuovo voto online per conoscere il suo esponente. Intanto lunedì le Regionarie – sempre sulla piattaforma Rousseau – decreteranno i cinque candidati, tra 26 nomi, che passeranno al secondo turno. Il 5 agosto scorso il voto online aveva sancito la vittoria di Puddu davanti a Luca Piras, docente universitario, Rita Monageddu e Anna Sulis entrambe dipendenti regionali, unica che ha deciso di ripresentarsi alla nuova votazione su Rousseau. Puddu era però l’unico nome con un’esperienza amministrativa e con un ruolo importante nel panorama sardo.

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