L’Italia è in una fase para-democratica? Secondo me, no. Viviamo in una fase di democrazia e dentro il suffragio universale. Non è che ora è tornato il fascismo, ci sono quelli cattivi e quelli di prima erano tutti belli. Semplicemente i governi precedenti, che erano quasi tutti di centrosinistra, hanno fallito”. Sono le parole del giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, nel corso di Otto e Mezzo (La7).

Scanzi non concorda con l’allarme relativo al ritorno di rigurgiti fascisti in Italia: “C’è questa narrazione sulla ‘epoca neofascista’ che staremmo vivendo: la leggo sempre più spesso, ora addirittura vanno di moda i test per attestare il livello di fascismo insito in ognuno di noi, come il cosiddetto fascistometro. A me viene un po’ da ridere e credo che sia esattamente quel tipo di propaganda e di narrazione che aiuterà ancora di più Salvini. Se fossi brasiliano” – continua – “sarei davvero terrorizzato. Trovo che Bolsonaro sia una delle persone più repellenti che esistano sulla faccia della Terra. Nel caso dell’Italia, non ho nessun terrore nei confronti di questo governo, non mi fanno paura né Di Maio, né Salvini. Credo, anzi, che la presenza del M5s faccia sì che non ci sia stata una forza di estrema destra che si esplosa. Credo anche che se salterà questo Salvimaio, avremo il Salveloni, cioè un governo veramente di destra, dove al posto di Di Maio ci sarà la Meloni e al posto di Fraccaro ci sarà Gasparri. E lì sì che le inquietudini sarebbero superiori”.

La firma del Fatto puntualizza: “Quello che mi dà fastidio è questa tendenza di molti giornalisti, di molti intellettuali, di molte persone di sinistra che fino all’altro giorno dicevano che andava tutto bene e, adesso che hanno vinto delle forze politiche a loro sgradite, improvvisamente parlano di ‘epoca inquietante’. Non è che si può dire che prima andasse tutto bene. Finché esisterà il suffragio universale e tutti, per fortuna, potranno votare, sceglieranno da chi farsi governare. In questo caso, al governo c’è Salvini, che sta molto antipatico agli intellettuali, alcuni dei quali si sono fatti piacere fino all’altro giorno Renzi, e c’è Di Maio, che sta praticamente antipatico a tutti. Ma si chiama democrazia”.

E chiosa: “L’alternativa è quella che ha citato Augias qualche mese fa, cioè quella preconizzata da Jason Brennan nel suo libro “Contro la democrazia”: la epistocrazia, cioè far votare solo i cittadini informati, una sorta di élite intelligente che magari legge soltanto Repubblica e l’Espresso ed è solo di sinistra. E’ un’idea, ma, fino a quando ci sarà il suffragio universale, basta con questo demonizzare chiunque e ritenere stupidi quelli che non votano il centrosinistra. Ora hanno vinto Salvini e Di Maio. Facciamo le pulci a questo governo, però che noia questa storia sul fascismo. E’ un regalo a Salvini”.

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