“Nella manovra per il Sud, come rilevano alcuni osservatori, si prevedono due cose: una pista ciclabile, dal Brennero a Palermo, e un richiamo generico all’enogastronomia e al turismo. Una pista ciclabile dal Brennero a Palermo. E vabbuo’, nun se può, dai. Immaginavo già Toninelli che camminava sulle acque dello Stretto di Messina“. Così, su Lira Tv, trattenendo a stento una risata, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commenta la manovra del governo gialloverde, non risparmiandosi una battuta sarcastica sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Mi ha molto colpito e affascinato la sua definizione di manovra. Ha detto che il documento finanziario era bello. Molto bello. Bello. Sinceramente è la prima volta che vedo applicato un parametro estetico ai numeri. Come sono belli i numeri che abbiamo proposto. Il 2,4 di deficit? Come è bello”.

Il politico del Pd stigmatizza la maggioranza di governo: “Nel nostro Paese si registra una tensione permanente, una guerra continua. Una guerra contro tutti, contro l’Europa, la Bce, i famosi poteri forti. Nel frattempo vanno avanti i fatti, e fatti parlano di un declassamento del nostro Paese da parte di una delle agenzie di rating. Ma, siccome siamo in guerra, i nostri governanti hanno già dichiarato che se ne infischiano allegramente: spezzeranno le reni alle agenzie di rating. Rischiamo di farci male, e rischiano di farsi male i poveri cristi non i poteri forti. Ora però c’è una cosa che sta diventando francamente pesante” – continua – “Quando eravamo adolescenti, andavamo a confessarci e e il prete di turno ci dava la penitenza quotidiana: 10 Pater Noster, 10 Ave Maria. Oggi tutti gli italiani sono chiamati alla penitenza quotidiana. Siamo chiamati ad espiare. Ogni santo giorno un’ora fissa di Salvini e Di Maio. Io non ho mai visto una cosa del genere. Non c’è un telegiornale nel quale non venga propinata questa penitenza. Un’ora fissa. Mezz’ora di uno e mezz’ora dell’altro: i due gioielli. Ecchecc… La domanda che uno si fa è: quando diavolo trovano questi nostri amici il tempo per governare, perché fino a ora siamo alle parole, ma di cose concluse non c’è assolutamente niente”.

De Luca attacca poi l’incoerenza del M5s sui condoni fiscale ed edilizio, cadenzando le sue accuse con il ritornello “Onestà onestà”. Menziona Roberto Fico, Virginia Raggi, Paola Taverna, Rocco Casalino. E chiosa: “Questo Paese sta diventando veramente in circo equestre. Non dobbiamo perdere la speranza, ma qui stiamo davvero davanti a degli squinternati. Prepariamoci ad andarcene in Svizzera sui laghi montani fra i prati verdi”.

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Landini: “In un paese con 110 miliardi di evasione fiscale non si devono fare condoni. Governo ascolti parti sociali”

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