Un’auto di grossa cilindrata (un’Audi grigia), il lunotto posteriore frantumato, nel portabagagli scatoloni pieni di sigarette e sul sedile un uomo incappucciato senza vita, secondo gli inquirenti ucciso da un colpo alla testa. È quanto ritrovato in mattinata a Ponte Felcino, nella periferia di Perugia, precisamente in via Radiosa, una strada secondaria della frazione del capoluogo umbro. Sul posto polizia, carabinieri, il pm di turno, Mara Pucci e il medico legale Sergio Scalise. Gli inquirenti non hanno dato l’ufficialità, ma il cadavere potrebbe essere quello di un malvivente che stanotte è stato coinvolto in una sparatoria avvenuta in seguito ad un furto in una tabaccheria di Ponte Felcino, a poche centinaia di metri dal luogo del ritrovamento. L’ipotesi, quindi, è che si tratti di uno dei responsabili del furto. Gli altri sono invece riusciti a fuggire, dopo avere abbandonato l’auto e, a quanto pare, il loro complice. Sul posto, dopo il colpo erano intervenuti i vigilantes e i carabinieri.

Secondo gli inquirenti, dopo il furto sono stati esplosi colpi di pistola sia da parte del vigilante intervenuto sul posto, sia dai carabinieri. L’uomo è morto dopo essere stato raggiunto alla testa da uno di questi spari. Il furto era avvenuto la scorsa notte in via Cairoli, lontana alcune centinaia di metri da via Radiosa. Davanti all’esercizio commerciale colpito sono intervenuti i carabinieri e un vigilante della sicurezza privata che hanno aperto il fuoco quando l’Audi (quattro o cinque gli uomini a bordo) ha speronato l’auto della guardia giurata per scappare. L’auto, durante la fuga, ha superato un ponte ed ha attraversato la via principale del paese, prima di imboccare via Radiosa.

Il tutto e avvenuto poco dopo le quattro mentre il cadavere è stato trovato solo alle otto da un uomo che andava a lavorare. Nell’Audi sono stati trovati la refurtiva (soldi, sigarette e gratta e vinci), arnesi da scasso ma – secondo quanto riferito – non sono state trovate armi. “Stiamo facendo i rilievi del caso, ci sono accertamenti in relazione all’identità” ha spiegato il pubblico ministero Mara Pucci. “È stato rinvenuto un documento nella tasca, si tratta di verificare se corrisponde effettivamente alla persona che abbiamo ritrovato”, ha aggiunto. “Ho visto quest’auto con il lunotto posteriore spaccato e ho pensato che gli avessero forzato la macchina”, ha raccontato un testimone a Umbria24, “poi ho visto pacchi e pacchi di sigarette e ho guardato meglio e dentro c’era uno sdraiato sul sedile posteriore con il passamontagna. Poi ho visto i buchi dei proiettili e ho pensato che ci fosse stata una sparatoria e ho chiamato il 113“.

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