La prima visita di Matteo Salvini, a Napoli, in veste di ministro dell’Interno divide la città tra contestatori e sostenitori. In mattinata, prima di presiedere il Comitato per l’ordine e la sicurezza, il vicepresidente del Consiglio si era recato al quartiere Vasto, un quartiere densamente popolato da migranti e teatro nei mesi scorsi di alcuni episodi di violenza e intolleranza. Poi la visita in Prefettura, accolto da circa un centinaio di sostenitori. Il titolare del Viminale ha assicurato più agenti di polizia in città affrontando i temi della criminalità e dell’immigrazione non controllata. “I camorristi li inseguiremo quartiere per quartiere, li andremo a prendere uno per uno – ha detto Salvini durante la conferenza stampa – ma aver ridotto gli sbarchi in Italia, riduce la possibilità di avere nuovi manovali del crimine a basso costo”. Intanto, mentre in Prefettura si svolgeva il vertice, a poche centinaia di metri sfilavano attivisti e centri sociali in una manifestazione contro il leader della Lega. Con il centro storico blindato, i manifestanti non sono riusciti a raggiungere la Prefettura. Ma al termine della visita del ministro Salvini, durante un’intervista, il deputato leghista campano Gianluca Cantalamessa è stato raggiunto e contestato da un gruppo di attivisti. “Non ha preso impegni concreti – ha dichiarato alla fine il sindaco, Luigi De Magistris – ma pur nella differenza politica più abissale, proviamo a cooperare”.

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