“Fastidio? Assolutamente no“. Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio non pare preoccupato dall’incontro faccia a faccia tra il suo socio di governo Matteo Salvini e l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Una linea ufficiale che nel M5s è confermata anche dalla risposta di un altro ministro, Barbara Lezzi: “Sono affari suoi”. C’è la linea ufficiale e poi c’è il pensiero che trapela dall’entourage di Di Maio e che all’AdnKronos parla di “forte irritazione” che si parli di “garanzie a Berlusconi”. Il leader di Forza Italia, è il ragionamento, “non potrà mettere le mani sulla Rai in alcun modo. Salini (l’ad della Rai, ndr) lo abbiamo individuato noi del M5s proprio per questo: liberare la Rai da queste dinamiche”. E quindi il cosiddetto “piano Crimi” sull’editoria va avanti. Una decisione che, spiegano ancora fonti all’AdnKronos, “su Foa il tempo scade questa settimana, non si accettano altre perdite di tempo. Se non si può mettere Foa, ce ne faremo una ragione”. I Cinquestelle, insomma, sono pronti anche alla nomina di un altro profilo pur di sbloccare la partita di viale Mazzini.

Per altri versi, sul piano politico, il vertice di Arcore ringalluzzisce Forza Italia (con Antonio Tajani che predice una certa fine anticipata del governo). Per Giovanni Toti l’incontro tra Salvini e Berlusconi è “andato bene“: “Entrambi sanno che il centrodestra rappresenta la maggioranza politica del paese” dice a 24Mattino, su Radio24. Una cena “positiva”, aggiunge Tajani che nega che si sia parlato della Rai, ma solo del futuro del centrodestra. Ma racconta anche che nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro allargato anche a Giorgia Meloni. La leader tricolore accelera: “E’ un’ottima notizia la ripresa dei rapporti tra Berlusconi e Salvini dopo le tensioni sulla Rai. L’appuntamento di ieri sera ad Arcore è stato un appuntamento importante per il clima. Quanto prima si deve fare un vertice di tutti il centrodestra”. Uno dei dirigenti di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, è quasi entusiasta: “Fino a qualche giorno fa non lo avrei mai detto. Adesso invece si può dire che il rilancio del centrodestra tentato con l’incontro di Arcore paradossalmente serva più a Salvini che a Berlusconi” spiega a Repubblica. “Quel che è successo nelle ultime settimane – conclude – sta dimostrando a Matteo Salvini quanto poco si possa fidare dei suoi alleati Cinque stelle. Il centrodestra invece ha sempre tenuto. Nonostante tutto, ci trova qui”. Insomma: “Stiamo lavorando per un governo futuro con una coalizione di centrodestra –  suona la carica Tajani, a Rtl – perché solo un governo di centrodestra può risolvere i problemi degli italiani, a cominciare dalla disoccupazione giovanile“.

Dall’altra parte l’incontro tra Salvini e Berlusconi stimola anche il centrosinistra. “Per la Rai torna l’inciucio di Arcore – twitta il segretario del Pd Maurizio Martina – Altro che cambiamento. Siamo alla restaurazione, nel silenzio assordante a Cinque Stelle”. Dice Michele Anzaldi, componente della commissione di Vigilanza Rai, che con il M5s al potere “la presidenza della Rai viene decisa da Silvio Berlusconi in un vertice ad Arcore, addirittura con tanto di trattativa sulle aziende del proprietario di Mediaset, sulla giustizia e sul Csm. Conflitto di interessi al cubo, senza precedenti. Non era mai successo, neanche ai tempi di Raiset, della Struttura Delta e del governo del Cavaliere del 61 a zero“. E definisce Fico, Di Maio e Di Battista “i notai di questa porcata“. Federico Fornaro, capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, aggiunge che il M5s in una situazione come questa osserva il “silenzio più totale di fronte a questa trattativa condotta sulla delicata frontiera tra affari e politica sulla pelle della Rai. Un silenzio complice e omertoso che la dice lunga su come Di Maio e i suoi abbiano oramai dimenticato quanto urlavano nelle piazze e in Parlamento su Berlusconi e il conflitto d’interessi“.

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