Il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ieri ha “acceso” a Bari la prima antenna 5G che rispetta gli standard internazionali del 3GPP (Third Generation Partnership Project) – l’ente incaricato di formalizzare le tecnologie di telecomunicazione.

L’antenna è stata fisicamente posizionata presso il Politecnico di Bari, anche se l’intero Progetto Bari Matera 5G – che vede coinvolte TIM, Fastweb e Huawei – attuerà ogni tipo di sperimentazione con centri ricerca, università e imprese sull’intera area cittadina fino al 2022. Com’è risaputo questa iniziativa si affianca a quelle di Milano (Vodafone) nonché Prato e L’Aquila (Open Fiber e Wind Tre). Parallelamente TIM ha un suo progetto 5G per Torino, Fastweb per Roma e Wind Tre per Lucca.

Lo stand del Progetto Bari Matera

L’accensione di ieri a Bari apre la strada alla cosiddetta seconda fase, poiché si è passati da test su infrastrutture “pre-standard” a quelli su antenne “standard”, quindi conformi alle specifiche 3GPP per il rilascio della versione Non-Standalone New Radio dell’architettura 5G.

Il Ministro Di Maio, durante la Fiera di Levante, ha potuto scoprire presso lo stand del progetto gli ultimi sviluppi realizzati nelle due città coinvolte. Dimostrazioni “live” riguardanti i principali ambiti di applicazione della nuova tecnologia, con particolare attenzione a Smart City, Public Safety e Virtual Reality. Nello specifico si parla di tour virtuali legati al progetto “Bari del Futuro”, che consentirà di visualizzare, attraverso un touch screen a muro, come cambierà, nei prossimi mesi, il volto della città. Ma anche l’applicazione di realtà virtuale con visore per la visita alle chiese rupestri e ai luoghi più significativi di Matera. Senza contare il riconoscimento facciale utilizzato nell’ambito della piattaforma messa a punto da Leonardo e Bosch per la sicurezza e il controllo degli accessi nell’area portuale di Bari.

“Per il modello di ‘Città Intelligente’, si potranno invece osservare due nuovi sistemi ecosostenibili, sviluppati con Olivetti: il primo permette di ridurre i costi dei consumi elettrici; il secondo di monitorare la disponibilità dei parcheggi in specifiche aree della città”, ha spiegato TIM. I visitatori ad esempio potranno anche scoprire le nuove frontiere della Sanità 5.0 grazie al progetto sviluppato per l’RCCS ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, nel campo della Telemedicina. Si punta a fornire assistenza presso il domicilio del paziente con l’invio, grazie al 5G, dei parametri vitali direttamente presso l’ospedale.

Per l’intera durata della manifestazione – quindi fino al 16 settembre – all’interno del Padiglione 169 i visitatori potranno vedere da vicino anche i prototipi delle innovative T-shirt, realizzate in collaborazione con NTT Data, in hitoe, un tessuto intelligente giapponese in grado di rilevare alcuni parametri vitali e di segnalare il livello di stress di chi le indossa.

Un altro ambito degno di interesse è quello della realtà aumentata applicata all’industria grazie alla piattaforma realizzata con Isotta Fraschini: in pratica sono visori che forniscono formazione e assistenza remota agli addetti impegnati nelle attività di montaggio e di smontaggio di un motore navale.

Come ha sottolineato Mario di Mauro, Direttore Strategy, Innovation & Customer Experience di TIM “i nuovi Use Cases lanciati con il progetto Bari Matera5G e mostrati alla 82° Fiera del Levante fanno parte di un portafoglio di soluzioni innovative che TIM sta sviluppando per accelerare la digitalizzazione del Paese”.

Huawei ha ricordato che “la ricerca, gli investimenti sul territorio e la collaborazione con l’ecosistema dei partner sono alla base della filosofia” dell’azienda. “Crediamo che sia un passo significativo per la creazione di servizi digitali e un’opportunità di sviluppo non solo per la Puglia ma per tutta l’Italia”, ha dichiarato Luigi De Vecchis, Presidente di Huawei Italia.

Infine Andrea Lasagna, Technology Officer di Fastweb, ha sottolineato come le potenzialità del 5G siano infinite “e in grado di trasformare profondamente il nostro modo di vivere”.

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