“Adesso i ragazzi della nostra parrocchia hanno paura e alcuni di loro stanno addirittura pensando di andarsene”. L’aggressione e gli spari contro Buba Ceesay, 24 anni proveniente dal Gambia, hanno sconvolto la comunità di Vicofaro (Pistoia) e il parroco Don Massimo Biancalani va all’attacco: “Nel paese c’è un clima di intolleranza che trova un appoggio nella politica e in particolare nel linguaggio del ministro dell’Interno, Matteo Salvini”. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri intorno alle 22.30: il ragazzo stava correndo nelle vie limitrofe della parrocchia quando è stato raggiunto da due italiani che prima gli hanno urlato contro “negro bastardo” e poi hanno esploso un colpo con una pistola scacciacani. Ceesay, arrivato in Italia nel marzo scorso, è rimasto illeso e venerdì è stato sentito dai carabinieri che lo hanno tenuto per diverse ore in Questura. “Io e Buba siamo come fratelli – racconta Ibrahim, che vive quotidianamente a fianco della vittima – adesso abbiamo tutti paura, il motivo dello sparo è molto semplice: il razzismo”. Nella sua parrocchia Don Biancalani accoglie più di 100 migranti e non è la prima volta che riceve intimidazioni: un anno fa alcuni militanti di Forza Nuova fecero irruzione durante la messa mentre nel giugno scorso il prete pistoiese ha ricevuto minacce di morte via lettera. Sull’episodio di giovedì sera sta indagando la digos di Pistoia a cui è stato consegnato il bossolo proveniente dalla pistola dell’aggressore.

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