“Inizia il percorso congressuale straordinario, da definire da un’assemblea entro fine anno, in vista delle Europee del 2019“. E’ il passaggio chiave dell’ordine del giorno unitario (prima firma Orfini, Orlando, Sereni e Guerini) approvato dall’Assemblea del Pd con 14 astenuti. Il documento, esposto ai delegati riuniti all’hotel Ergife di Roma, parla di un “lavoro di ripensamento e rilancio” del partito, di una “nuova stagione di mobilitazione delle grandi energie democratiche” presenti nella società, di “ricostruzione del campo di centrosinistra”, il tutto “aprendo e rinnovando il Pd”.

L’ordine del giorno, tra le altre cose, assegna al segretario “mandato per istituire una Commissione sul rinnovamento del progetto” e di convocare nel prossimo ottobre a Milano il ‘Forum nazionale Italia‘ di “ascolto e confronto”. L’area Emiliano, che ha sostenuto Martina segretario, non ha partecipato al voto, in dissenso. Francesco Boccia ha scelto di non firmarlo. L’assemblea del 7 luglio si è aperta con l’intervento dell’ex segretario Matteo Renzi e ha eletto il successore Maurizio Martina, attuale reggente, con 7 voti contrari e 13 astenuti.

Nel documento finale non si specifica la data delle primarie. Secondo una prima ipotesi però, il giorno scelto potrebbe essere il 24 febbraio 2019. Non è una decisione presa, dal momento che la data non è messa nero su bianco. Ma l’accordo di massima prevede il congresso entro il voto per l’Europarlamento e la data possibile, per permettere poi al nuovo segretario di lavorare in vista degli appuntamenti elettorali (nella prossima primavera sono in programma anche amministrative) è l’ultima domenica di febbraio.

 Il testo integrale del documento approvato
“L’esito del voto del 4 marzo e delle elezioni amministrative impongono al Partito Democratico un profondo lavoro di ripensamento e rinnovamento per il suo rilancio. Lavoriamo a una nuova stagione che metta al centro del nostro impegno la lotta alle diseguaglianze, lo sviluppo sostenibile e la rigenerazione della vita democratica. Una stagione capace di mobilitare, coinvolgere e rendere protagoniste le tante energie democratiche, civiche, progressiste ed europeiste, che si oppongono alla destra, all’attuale governo, che vogliono reagire al preoccupante corso degli eventi in Italia e in Europa.

Occorre aprire una fase nuova del nostro partito per la ricostruzione di un campo di centrosinistra, in grado di proporre un progetto per l’Italia e per gli italiani; una prospettiva forte per il futuro, in grado di affermare per vie nuove i principi di una società equa, aperta, inclusiva e solidale a cui ispiriamo ancora il nostro impegno. Vogliamo lavorare dall’opposizione all’alternativa di governo. E contribuire anche così a salvare l’orizzonte europeo, che necessita di una riforma profonda per scongiurare il rischio di consegnarsi ai nazionalismi e ai populismi. Intendiamo corrispondere a questo compito prima di tutto aprendo e rinnovando il Pd.

Per queste ragioni l’Assemblea nazionale: avvia il percorso congressuale straordinario, i cui passaggi conclusivi verranno definiti dall’assemblea entro fine anno, in vista delle elezioni europee 2019. Dà mandato alla Direzione nazionale di approvare il regolamento base per i congressi territoriali, i tempi e le modalità con cui saranno chiamati a congresso i Circoli, le Federazione e i Regionali che hanno terminato il proprio mandato o comunque che siano stati commissariati. Dà mandato al segretario di istituire una Commissione nazionale sul rinnovamento del progetto e della forma organizzativa, verificando anche le possibili innovazioni statutarie utili ai fini del percorso congressuale e di riprogettazione; promuove per ottobre a Milano il Forum nazionale per l’Italia, come grande appuntamento di ascolto e confronto del Partito democratico con il coinvolgimento delle nostre esperienze territoriali, dei circoli e degli amministratori locali, delle forze del centrosinistra, della società italiana nelle sue articolazioni culturali, sociali, economiche, associative, di genere e generazionali interessate a lavorare insieme per il Paese costruendo l’alternativa al governo gialloverde verso i prossimi cruciali appuntamenti elettorali”.

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