Dura rampogna del deputato Pd, Emanuele Fiano, al conduttore di Coffee Break (La7), Andrea Pancani, nel corso del talk show politico mattutino. La miccia è l’annunciata intervista alla capogruppo alla Camera dei Deputati per il M5S, Giulia Grillo, a fine trasmissione. Fiano, pur premettendo di stimare Pancani, insorge: “Al di là del capo politico di un partito, come Di Maio o Martina, ma perché voi giornalisti accettate che gli esponenti del M5S vengano nelle vostre trasmissioni solo se vengono intervistati singolarmente? Non è un fatto encomiabile per la categoria dell’informazione. L’informazione deve essere libera. E dunque i colleghi di altri partiti, a parte i capi politici, devono accettare il confronto con gli altri. Non è che i 5 Stelle vivono in una bolla d’aria, per cui possono venire nelle trasmissioni solo nei faccia a faccia coi conduttori”. “E’ una legittima domanda” – risponde Pancani – “però andrebbe rivolta al M5S in primis”. “Anche a voi, che accettate questo”, ribatte Fiano. “Sì, ma non esiste un mondo dell’informazione unico e tetragono” – replica il conduttore di La7 – “quindi c’è bisogno della pluralità delle voci”. Interviene anche il giornalista del Corriere della Sera, Antonio Macaluso, che cita il rapporto di Reporter Senza Frontiere, risalente allo scorso anno: “In Italia si è accentuato col M5S il fenomeno di giornalisti additati con nome e cognome quando danno contro il movimento”. Pancani controbatte: “Adesso è un po’ diverso”

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