Salvini? Io aspetto qualche altro giorno, ma poi uno di questi forni (Lega e Pd, ndr) si chiude, perché non stiamo ad aspettare i comodi di chi deve fare le campagne elettorali sulla pelle degli italiani”. E’ il messaggio rivolto dal leader del M5S, Luigi Di Maio, al capo della Lega, Matteo Salvini, nel corso di Otto e Mezzo (La7). Di Maio, che si riferisce alle dichiarazioni del leader del Carroccio sulle elezioni regionali in Friuli e Molise, puntualizza: “Salvini si sta assumendo una responsabilità storica: continuare a stare attaccato a Berlusconi anziché sedersi al tavolo e parlare di contratto. Io continuo a fare proposte a due forze politiche, Lega e Pd, cioè un contratto su modello tedesco. Se Salvini continua a propinare questa idea del centrodestra come unica compagine, fa male al Paese, perché impedisce la partenza di un governo di cambiamento e porta tutte le diversità del centrodestra in un governo”. E aggiunge: “Il centrodestra non esiste di per sé. Vedere tre leader di tre forze politiche diverse contraddirsi anche per una semplice dichiarazione all’uscita delle consultazioni è un problema per il Paese. Nessun italiano ha governato per una coalizione unica di centrodestra, ma per i singoli partiti. La smettano di ostentare una unione che non c’è. Addirittura Salvini è stato zitto e ha subito l’umiliazione di Berlusconi che con le dita contava i punti del programma che esponeva e che lo stesso ex Cavaliere gli aveva scritto”. Poi sottolinea: “Non c’è nessun amore politico tra me e Salvini. Non sono mai stato innamorato di lui. Ma continuo a proporre alla Lega e al Pd la possibilità di scrivere insieme un contratto sul modello tedesco. Il veto su Berlusconi ovviamente è anche su tutta Forza Italia, perché Berlusconi è Forza Italia. Dialogo con Pd e Lega? Non ho accelerato sugli incontri, perché ho visto delle evoluzioni interne al Pd e al centrodestra e ho voluto aspettare, anche con rispetto, i loro tempi”. Immediata la replica del leader della Lega, a margine di una intervista a Telemolise: “Se Di Maio preferisce il forno di Renzi si accomodi, temo che sia un pane muffo. Però è libero di fare quello che vuole. Lega e Pd sono due forni diversi, due panettieri che sfornano prodotti diversi. Di Maio è uno strano panettiere se mescola le cose. Una cosa è certa: noi non governeremo mai con il Pd, Renzi e la Boschi

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