“La luce di Cristo risorto illumini le coscienze di tutti i responsabili politici e militari, affinché si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso”. La richiesta del Papa per “l’amata e martoriata Siria” è il cuore del tradizionale messaggio pasquale che precede la benedizione Urbi et Orbi in piazza San Pietro, dove erano presenti oltre 80mila persone. “La popolazione siriana è stremata da una guerra che non vede fine“, ha detto Bergoglio. Ma la sua preghiera “di pace per il mondo intero” ha riservato un pensiero anche a Terra Santa, Yemen, Medio Oriente e Africa, Sud Sudan in particolare, poi Corea, Ucraina e Venezuela.
“Riconciliazione” è invocata per la Terra Santa, “anche in questi giorni ferita da conflitti aperti che non risparmiano gli inermi” ma anche “per lo Yemen e per tutto il Medio Oriente, affinché il dialogo e il rispetto reciproco prevalgano sulle divisioni e sulla violenza“. E ancora “frutti di speranza supplichiamo in questo giorno per quanti anelano a una vita più dignitosa, soprattutto in quelle parti del continente africano travagliate dalla fame, da conflitti endemici e dal terrorismo”. In particolare, il Papa chiede che la pace del Risorto “risani le ferite nel Sud Sudan: apra i cuori al dialogo e alla comprensione reciproca. Non dimentichiamo le vittime di quel conflitto, soprattutto i bambini. Non manchi – ha aggiunto Bergoglio – la solidarietà per le molte persone costrette ad abbandonare le proprie terre e private del minimo necessario per vivere”.
Il “dialogo” è invece implorato per la penisola coreana, “perché i colloqui in corso promuovano l’armonia e la pacificazione della regione”. Pace anche “per l’Ucraina, affinché si rafforzino i passi in favore della concordia e siano facilitate le iniziative umanitarie di cui la popolazione necessita” e infine “consolazione” per il popolo venezuelano, nella speranza che “possa trovare la via giusta, pacifica e umana per uscire al più presto dalla crisi politica e umanitaria che lo attanaglia”.
Nella sua preghiera, il pontefice non dimentica “i bambini che, a causa delle guerre e della fame, crescono senza speranza, privi di educazione e di assistenza sanitaria”, e gli anziani “scartati dalla cultura egoistica, che mette da parte chi non è produttivo”. La saggezza è invece il dono chiesto “per coloro che in tutto il mondo hanno responsabilità politiche, perché rispettino sempre la dignità umana, si adoperino con dedizione a servizio del bene comune e assicurino sviluppo e sicurezza ai propri cittadini”.
La Pasqua, ha detto Bergoglio nell’omelia a braccio della messa celebrata sul sagrato di piazza San Pietro, “è una sorpresa”, perché “gli annunci di Dio sono sempre sorprese”. E “per dirlo un po’ con il linguaggio dei giovani: la sorpresa è un colpo basso, tu non te lo aspetti”. L’annuncio è dunque il primo dei tre concetti su cui il Pontefice invita a riflettere. Il secondo è la fretta: “Le sorprese di Dio ci mettono in cammino, subito, senza aspettare”. La gente corre, dice il Papa, che cita “la casalinga che lascia le patate nella pentola e le troverà bruciate, ma l’importante è andare”. Il terzo concetto è una domanda: “Oggi, in questa Pasqua 2018, io che faccio? Tu, che fai?‘”, è la questione rivolta alla folla in piazza prima del momento di riflessione.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez