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Porto Recanati, trovate altre 30 ossa: “Secondo corpo forse è di un bambino”

Durante il quarto giorno di scavi intorno al condominio multietnico Hotel House rinvenuti altri resti, tra cui un bacino, costole, dita e un avambraccio. Il primo cadavere potrebbe essere quello della 15enne bengalese Cameyi Mossamet, scomparsa ad Ancona nel 2010. Il secondo apparterrebbe un bambino di 8-10 anni, non si sa se maschio o femmina
Porto Recanati, trovate altre 30 ossa: “Secondo corpo forse è di un bambino”
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Altre 30 ossa, tra cui un bacino, costole, dita e un avambraccio, sono state trovate durante il quarto giorno di scavi intorno al condominio multietnico Hotel House a Porto Recanati, provincia di Macerata. Il secondo corpo, secondo l’ipotesi degli inquirenti, potrebbe appartenere a un bambino di 8-10 anni, non si sa se maschio o femmina. Le sue ossa, molto più piccole, sono già state ispezionate da un medico legale. Mentre il primo dei due cadaveri, sulla basa dei ritrovamento di una scarpa bianca, brandelli di foulard e di una maglia, un fermaglio e una collanina, sarebbe quello della 15enne bengalese Cameyi Mossamet, scomparsa ad Ancona nel 2010, come già emerso due giorni fa. Tutti i reperti verranno inviati alla Polizia scientifica a Roma per essere esaminati.

Gli scavi si sono concentrati a un metro e mezzo dal pozzo dove erano stati rinvenuti i primi resti: si pensa che il punto dove sono state trovate oggi le ossa fosse il luogo di sepoltura dei due corpi e che gli altri resti, sempre delle stesse persone, fossero stati staccati e gettati nel pozzo. Gli uomini della Polizia scientifica e della Squadra mobile stanno cercando, con l’aiuto di un escavatore, intorno al pozzo, andando fino a oltre tre metri e mezzo di profondità. Le ricerche potrebbero concludersi in giornata se non emergeranno altri resti.

A scoprire le ossa sepolte pochi centimetri sotto terra erano stati gli uomini della Guardia di Finanza durante un controllo di routine. Il pozzo si trova vicino a un casolare abbandonato, non lontano dall’enorme grattacielo multietnico in cui vivono nel più totale degrado più di 2mila persone. Un “ghetto” noto per episodi di criminalità, per lo più legati allo spaccio. Le tracce seguite dagli investigatori per trovare Cameyi Mossamet, la 15enne bengalese scomparsa la mattina del 29 maggio 2010, otto anni fa, quando non arrivò mai alla scuola media Marconi, portarono all’epoca all’Hotel House. La giovane potrebbe essersi recata lì con un amico del cuore allora 19enne: non venne mai ritrovata e l’inchiesta non portò ad alcun esito.

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