Il mondo FQ

Elezioni Politiche 2018

Ultimo aggiornamento: 9:59 del 11 Marzo 2018

Elezioni, De Luca: “M5s? Luigino Di Maio si è messo il vestitino della Prima Comunione, ma tanti di loro restano violenti”

Icona dei commenti Commenti

“Il M5S ha la responsabilità gravissima di aver immesso nella vita pubblica un tasso di violenza che è intollerabile. Violenza nel linguaggio, nel rapporto tra esseri umani, tra interlocutori politici”. Inizia così la lunga invettiva del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contro i 5 Stelle, nel corso della sua rubrica settimanale su Lira Tv. “Offese continue per anni” – continua – “calpestamento della dignità delle persone, una Italia descritta come tutta una banda di farabutti, di delinquenti e di ladri tranne i 5 Stelle. Adesso stanno cercando di cambiare l’abito. Grillo ha detto che non è più tempo dei vaffa. Bene, mi fa piacere. Ma intanto prenditi la responsabilità di avere offeso milioni di persone. Quando fai politica e non ti assumi le responsabilità, ti puoi anche divertire. E’ stato divertente fare la politica come cabaret e fare i comizi nelle piazze, dicendo vaffa qui e vaffa là. Poi andiamo alle prove di governo, come Roma, e abbiamo un disastro totale“. E aggiunge: “Questa violenza verbale dei 5 Stelle nei territori permane. I comportamenti del M5S a livello di periferia sono intollerabili. Nel Consiglio regionale campano i 5 Stelle hanno atteggiamenti squadristici. Mentre Di Maio si è messo il vestitino della Prima Comunione, la gran parte dei 5 Stelle continua a mantenere un atteggiamento di aggressività, di offesa permanente e di demagogia a livelli intollerabili”. De Luca cita la notizia delle “fila” per il reddito di cittadinanza nel Sud, notizia rivelatasi non del tutto vera: “Da oggi, non inizia la Terza Repubblica, come ha detto qualcuno, ma la stagione della verità. A quei milioni di disoccupati, a cui è stato detto che avranno 1600 euro al mese, qualcuno dovrà rispondere. E vedrete che la realtà sarà dura per tutti”. Il politico, poi, menziona l’accordo saltato tra Bersani e M5S cinque anni fa: “I 5 Stelle oggi chiedono responsabilità ai partiti. Quando furono Bersani e Renzi a chiederla a loro, fuggirono e rifiutarono ogni responsabilità, dando dei ladri e farabutti. Bersani fu umiliato dai 5 Stelle. Se loro chiedono il voto agli esponenti politici di altre formazioni, comincino a dire che anche i loro interlocutori sono persone perbene. Perché non si può pensare di chiedere il voto a chi si ritiene un ladro o un assassino o un delinquente”. E aggiunge: “Lo dico perché ho querelato per diffamazione quattro volte Luigino Di Maio, che mi aspetto rinunci all’immunità parlamentare. Anche questo significa essere fuori dalla casta. Gli atti di violenza, a cui abbiamo assistito in questa campagna elettorale per gettare fango sulle persone, fino all’uso di camorristi per condizionare il voto politico, è stata una vicenda che è uno scandalo nazionale. Questo è stato un atto di violenza inaudita”

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione