Grande ritorno di Corrado Guzzanti nelle vesti di monsignor Florestano Pizzarro, intervistato per Propaganda Live (La7) da Andrea Purgatori. E la sua analisi delle elezioni è limpida e netta: “E che c’è da capì? Al Nord i ricchi vogliono la flat tax, al Sud i poveri vogliono il reddito di cittadinanza. E non c’avranno né l’uno, né l’altro, a seconda di chi avrà l’incarico. Ma lo volete capì che il debito pubblico te impedisce de fa’ qualunque cosa? La finite de parla’ de sordi che nun ce stanno? Ma se po’ vive sempre a buffo (gratis, ndr)? La Fornero dovreste far premier”. Guzzanti-Pizzarro racconta in modo esilarante la vicenda della teca contenente il sangue di San Gennaro, baciata da Luigi Di Maio: “Ha fatto un casino, gli avevamo detto: ‘Nun la toccà’. L’ha toccata e ha rotto la macchinetta. Lì c’è un meccanismo delicatissimo, tipo la sigaretta elettronica. C’è ‘sto sangue che se deve scarda’, sale, evapora, se coagula e scende. Di Maio ha rotto tutto. Tu non sai quanto costa quella macchina, perché er tecnico che la sa riparare è solo uno e pija ‘na cresta assoluta. E già dovemo fa’ lo spurgo, perché chiaramente il problema è il calcare. Oggi però famo tutto con le cialde”. Padre Pirrozzo, infine, si esprime sulla scissione del Pd: “Ma quella è un fenomeno naturale, non c’è da preoccuparsi. Fondamentalmente in ‘sto Paese le sinistre sono sempre state due: una sinistra lesionista e una sinistra autolesionista. Se le chiamassero così, invece de inventarse tutti ‘sti nomi, sarebbe molto più chiaro. E’ una questione di gusti. Se ti piace, la voti. Si perderebbero meno voti. Ad esempio, er Pd yin, er Pd yang: ruotano l’uno attorno all’altro” – continua – “in un eterno ciclo illusione-delusione. Il problema è che, ogni volta che te scindi, perdi i pezzi. Se vai a sommare i voti di quello e di quell’altro, non c’avrai mai il totale che c’avevi prima”. E, come esempio, spiega magistralmente la fissione dell’uranio
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