Provincia di Idlib in Siria, il maggiore Roman Filipov dell’aeronautica militare Russa, a bordo di un Sukoi 25, viene abbattuto da un missile lanciato dai miliziani. Dopo essere atterrato con il paracadute, il maggiore viene braccato dai ribelli jihadisti; nel conflitto a fuoco che ne scaturisce uccide due miliziani del gruppo Al-Nusra di Al-Qaeda, ma i nemici lo accerchiano. Il maggiore, pur di non consegnarsi, decide di farsi esplodere con una granata, urlando: “Questo è per i nostri ragazzi!”. Il gesto eroico, che lascia nel lutto la moglie e la figlia di quattro anni, è valso al pilota la più alta onorificenza del Cremlino: la medaglia come “Eroe della Russia”.

Articolo Precedente

Erdogan a Roma, se la violazione dei diritti umani passa in sordina è merito di Israele

next
Articolo Successivo

‘Nudge’, ‘sludge’, ‘grudge’ e Russiagate. Così ogni giorno manipolano l’informazione

next