La luna di miele continua e il 10 febbraio 2015 tocca uno dei suoi apici. Marchionne: “In 11 mesi Renzi ha fatto ciò che non è stato fatto in anni interi”. Dopo una settimana Renzi ricambia la visita e va a Mirafiori. 18 febbraio, il premier: “Sono gasatissimo dai progetti di Marchionne”. Che il 3 marzo parla del Jobs Act dal Salone di Ginevra: “La sua esistenza ha creato le condizioni per far venire in Italia altri investitori“. In questo brodo di giuggiole economico-politico, c’è anche la Ferrari che vince in Formula 1, con Renzi che prontamente invia messaggini carichi di orgoglio italico all’amico amministratore delegato. Che ancora una volta è pronto ad accoglierlo in fabbrica, questa volta a Melfi, dove sarà prodotta la Renegade. La scenetta del 28 maggio è da telenovela sudamericana. Nello strabilimento arriva una Jeep Renegade rossa: Marchionne alla guida, Renzi al posto del passeggero, sul sedile posteriore John Elkann. L’ad incensa (“Le riforme del governo Renzi sono la ricetta giusta? Si sta sbloccando un sistema ingessato da anni”), l’ex Rottamatore risponde: “Attaccano Marchionne per far carriera politica“. Il 6 settembre, poi, si celebra l’orgoglio dei motori Made in Italy al Gp di Monza. Marchionne si accoda al clima di festa: “Con Renzi progressi fenomenali“.

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