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Parlamentarie M5s, il 16 gennaio si apre il voto. In corsa ex al secondo mandato e new entry

Il Movimento 5 stelle, come annunciato, sceglierà in rete i nomi da presentare per il Parlamento. Due giorni di votazioni e sei preferenze per ogni elettore (tre per il Senato e tre per la Camera). Allerta per i "nuovi", l'eurodeputato Corrao: "Si sono fatte avanti anche persone che ci provano ad ogni giro e che puntano all’elezione per un beneficio personale. Dobbiamo riflettere"
Parlamentarie M5s, il 16 gennaio si apre il voto. In corsa ex al secondo mandato e new entry
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Due giorni di voto in rete per selezionare i nomi che correranno con il Movimento 5 stelle alle prossime politiche. Il blog di Beppe Grillo ha annunciato che martedì 16 e mercoledì 17 gennaio (con proroga in caso di “coda virtuale” fino a giovedì 18 alle 12) gli iscritti M5s potranno esprimere le preferenze sui candidati. Le primarie online, ribattezzate parlamentarie, si svolgeranno dalle 10 alle 21 e ogni votante potrà esprimere fino a tre preferenze sul collegio plurinominale Senato e tre su quello alla Camera. “Possono partecipare alle votazioni”, si legge sul blog, “tutti gli iscritti alla nuova Associazione Movimento 5 stelle con documento certificato. Gli iscritti da questo momento in poi non potranno più fare modifiche al profilo fino alla fine delle votazioni. Non verranno certificati ulteriori documenti per nuove iscrizioni”.

C’è grande attesa tra iscritti e portavoce M5s uscenti per l’esito della consultazione. Allo staff sono arrivate migliaia di candidature e, come da regolamento, a tutti è stato chiesto il certificato del casellario giudiziale per verificare se hanno procedimenti penali a carico. Inoltre, stando sempre alle nuove norme, Luigi Di Maio e Beppe Grillo hanno potuto dire la loro e procedere con una eventuale scrematura preliminare. Tanti i parlamentari uscenti che hanno già rivelato correranno per il secondo mandato. Tra i deputati: Luigi Gallo, Giulia Sarti, Manlio Di Stefano, Andrea Colletti, Tiziana Ciprini, Angelo Tofalo, Tatiana Basilio. Dei senatori: Vito Crimi, Airola Alberto e Vilma Moronese. Tra i volti noti anche Stefano Buffagni, consigliere regionale uscente in Lombardia e che invece questa volta correrà per Montecitorio, o la collega Iolanda Nanni. Non ci saranno però solo ex al secondo mandato: grazie al nuovo regolamento hanno potuto dare la loro disponibilità anche giornalisti (ad esempio Gianluigi Paragone, Ivo Mej, Emilio Carelli ed Enrico Piovesana). E pure l’attivista e blogger Piero Ricca o il consulente della Farnesina Marco Montanari. Nell’elenco spuntano poi alcuni ex collaboratori che hanno lavorato in Parlamento o nelle istituzioni, tra cui Luca Carabetta (ex assistente di Ivan Della Valle) o Francesco Silvestri (collaboratore in Senato).

Sono le facce nuove che si presentano per la prima volta a preoccupare gli attivisti che in questi ultimi giorni non nascondono il timore di “infiltrazioni”. In rete sta girando l’appello dell’europarlamentare M5s Ignazio Corrao che chiede “attenzione”: “Si sono fatti avanti in tanti”, ha scritto, “ci sono attivisti storici, persone che hanno fatto un lungo percorso nei Meetup, ci sono persone che si sono distinte per impegno civico o per capacità nei propri territori, persone che credono in un futuro in Italia e per l’Italia. Si sono fatte avanti persone di tutti i profili, anche persone che ci provano ad ogni giro e persone che puntano all’elezione per un beneficio personale”. E ha aggiunto: “Il voto che saremo chiamati ad esprimere determinerà il futuro della forza politica per cui abbiamo dato l’anima in questi anni e che rappresenta l’unica speranza per l’Italia e non solo. Abbiamo quindi il dovere di riflettere, valutare per bene e scegliere coloro che reputiamo i migliori”.

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