E’ stata nuovamente travolta dal ciclone delle polemiche Susanna Ceccardi, la sindaca leghista di Cascina (Pisa). Casus belli: la concessione del suolo comunale a un banchetto di Casapound nel centro cittadino per volantinaggio e “per presentare il programma politico in vista delle prossime elezioni”. Un gruppo di donne, per protesta, si è riunito davanti al gazebo dei neofascisti e ha intonato “Bella Ciao”. Ma la sindaca, appena reduce dalla discussa gaffe sui medici calabresi, si è scatenata su Facebook con l’intento di difendere il suo ok all’iniziativa elettorale di Casapound. Sul suo profilo personale ha pubblicato il filmato della pacifica contestazione antifascista e ha commentato: “Ex assessori, ex consiglieri pd, addirittura un ex vicesindaco oggi sul corso a cimentarsi con le prove canore. E si domandano ancora perché hanno perso le elezioni!“. Due ore dopo, ha fornito una versione più ‘istituzionale’ sulla sua pagina ufficiale: “A Cascina diamo la concessione di suolo pubblico a chiunque chieda il permesso, purché lo faccia nei tempi e nelle modalità previsti dal regolamento. Non chiediamo nessun certificato ideologico, né diamo patenti di democrazia a nessuno“. E ha aggiunto: “Stamani c’era un gazebo di Casapound e davanti si sono assiepati una decina di comunisti (tra cui l’ex vicesindaco della giunta Antonelli e alcuni ex consiglieri del Pd), cantando ‘Bella ciao’ e alzando il pugno chiuso. Per me sul corso possono manifestare tutti: fascisti, comunisti, filo napoleonici, filo ostrogoti o chiunque si riconosca in ideologie sepolte dalla storia. Vi chiedo solo un favore: potete farlo evitando il periodo natalizio e i mercatini di Natale dove la gente vorrebbe fare soltanto una passeggiata in tranquillità senza sentirsi catapultata in un film ambientato nel 1945?”

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