A Livorno la festa dell’Unità è lo spettro di quello che è stata in passato. Poca gente. Ideali confusi. Molti non hanno riconosciuto le parole del segretario e di fronte all'”Aiutiamoli a casa loro” di Renzi hanno attribuito l’esternazione al Matteo sbagliato (Salvini), tra i frequentatori della festa c’è chi afferma che i migranti “vanno mandati a casa loro a zappare la terra” e che “con l’andare del tempo dovremo armarci“.
Per alcuni “prima era più grande, più sentita, più forte”, per altri era semplicemente meglio “quando c’era il Pc“. A parlare sono i partecipanti e i volontari della festa dell’Unità di Livorno, ex roccaforte rossa oggi amministrata dal M5s. Dalla cucina della festa, mentre è in corso la preparazione della cena, provano a spiegare il calo della partecipazione: “Ogni circolo aveva il suo stand e poi piano piano da dopo i cambiamenti che ci sono stati nel partito molti circoli hanno chiuso e molte persone le abbiamo perse per strada”. Nel pomeriggio è atteso Matteo Renzi. Ma alla base piace? “E’ il segretario del partito” tagliano corto le volontarie mentre il perimetro della festa viene presidiato da diversi mezzi delle forze dell’ordine, anche via mare con un gommone.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez