Tremila emendamenti al testo e la legge sul Biotestamento slitta a settembre con il rischio concreto che non veda mai la luce. Chi si aspettava la tanto promessa discussione al Senato per il 25 luglio dovrà aspettare ancora: Palazzo Madama potrà occuparsene in autunno, quando però ci sono tanti altri provvedimenti ritenuti più urgenti che dovranno essere discussi prima della fine della legislatura. Lo slittamento è stato annunciato dalla presidente della commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi nelle scorse ore: “Dubito che si riesca a fare tutto prima della pausa estiva: 3mila richieste di modifica sono concretamente impossibili da valutare in commissione e propongo di andare direttamente in Aula senza il mandato del relatore”. La notizia è stata accolta con grande delusione dall’Associazione Coscioni: “E’ un tradimento delle promesse”. La De Biasi si è giustificata dicendo che il governo è vittima di “ostruzionismo”: “Siamo in presenza di un atteggiamento di ostruzionismo, vista la grande quantità di interventi previsti in commissione e la presentazione di 3mila emendamenti. Ciò rende il percorso molto accidentato”.

I rappresentanti dell’associazione Mina Welby e Matteo Mainardi hanno denunciato: “Seppur nella prima settimana di luglio i capigruppo in Senato avessero calendarizzato la discussione in Aula del testamento biologico per il 25 luglio, la promessa è stata tradita. La legge rimane infatti ancora ostaggio della Commissione Igiene e Sanità”. Questo “pericoloso slittamento della trattazione”, proseguono “fa apparire sempre più chiaro l’obiettivo dei partiti di opposizione tanto quelli di maggioranza, anche contro la buona volontà di tantissimi loro parlamentari: far saltare la legge sul testamento biologico anche in questa legislatura”. Nel frattempo, sul sito della campagna Eutanasia Legale è stato attivato un sistema che dà la possibilità ad ogni cittadino di contattare i parlamentari per avere informazioni in merito. Risposte sono arrivate dai senatori Pd. “L’approveremo prima della fine della legislatura. Promesso”, è il messaggio di Pietro Ichino. “Per quanto nelle mie possibilità farò di tutto per fare in modo che la legge sia approvata”, è stato il commento di Laura Puppato. Infine da Monica Cirinnà è arrivato l’impegno di approvare la legge senza ulteriori modifiche.

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