Una discesa “in picchiata” quella che ha connotato la storia del gruppo Volare Spa, tra le società che ne facevano parte vi era la prima compagnia aerea low-cost italiana Volareweb, che, a partire dal 2004, entrò in una profonda crisi finanziaria fino a fallire nel novembre dello stesso anno. Dal 2005, con un’indagine per bancarotta fraudolenta avviata dalla Procura di Busto Arsizio (Varese) sul fallimento del gruppo e che portò all’arresto di alcuni imprenditori che avevano fatto parte delle varie società che facevano parte di Volare, si è arrivati 12 anni dopo alla sentenza.

Il Tribunale ha condannato quattro appartenenti al Cda del Gruppo Volare a pene comprese tra i 4 e i 6 anni di reclusione, mentre ha assolto 5 degli imputati a vario titolo al processo, tra cui l’ex presidente di Confindustria Giorgio Fossa, membro del Cda del gruppo e presidente dello stesso per un periodo. L’imprenditore Gino Zoccai è stato condannato a cinque anni di reclusione, a sei Vincenzo Soddu, socio del gruppo, a quattro anni e sei mesi Vittoriano Scotti e a quattro anni Alessandro Martinelli. “Sono sorpreso dalla condanna, mi aspettavo una decisione diversa, gli atti raccontano un’altra storia – ha commentato l’avvocato Stefano Lalomia, difensore di Scotti – sicuramente ricorreremo in appello”. Assolti invece dalle accuse a loro contestate anche l’imprenditore Argentino Eduardo Eurekian, Mauro Gambaro, Plfaum Hernam e Rita Mengozzi, amministratrice di una società collegata al gruppo Volare.

Soddisfazione è stata espressa dalle difese degli imputati assolti, “abbiamo dimostrato che le accuse circa la firma su contratti dannosi in capo alla società amministrata da Rita Mengozzi erano antecedenti la sua carica – ha dichiarato il suo avvocato Giuseppe Candiani – unitamente al fatto che non abbia avuto alcun ruolo in distrazioni di capitali”.

Sulla stessa linea anche l’avvocato di fiducia del magnate argentino Eurnekian: “Il mio assistito ha sempre avuto fiducia nella giustizia italiana – ha commentato Roberto Marconi – una sentenza giunta dopo diversi anni, in un quadro di elevata complessità e che rappresenta un atto di riparazione sul piano etico e morale per Eurnekian“. Gli ha fatto eco il legale difensore di Mauro Gambaro: “sono trascorsi anni ma finalmente abbiamo chiarito senza ombre la legittimità di un’operazione che aveva portato un’iniezione di denaro – ha dichiarato il legale Palo Della Sala – e non a una distrazione di capitale come ipotizzato nel nostro caso dall’accusa”.

Il “Volare Group” era nato nel 2000 e nel 2003 fu inaugurata Volareweb, la prima low-cost italiana che, già qualche mese dopo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, aveva già perso 45 milioni di euro. Al termine di numerosi tentativi di rifinanziare il gruppo attraverso l’ingresso di nuovi azionisti, la compagnia entra in stallo e nel novembre del 2004 vengono sospesi voli e rivendita biglietti. Nella primavera del 2005, secondo quanto ricostruito dalle indagini della Procura di Busto Arsizio, allora coordinate dal Procuratore della Repubblica Antonio Pizzi e dal pm Roberto Craveia, dal gruppo furono distratti fondi per circa 500 milioni di euro con una contestuale alterazione dei bilanci e che ne causarono il dissesto.

Articolo Precedente

Sole 24 Ore, Fossa: “Aumento di capitale tra i 50 e i 70 milioni. Se scende Confindustria giornale contendibile”

next
Articolo Successivo

Banche, due ex dirigenti del sindacato condannati per appropriazione indebita. “Sottratti alla federazione 83mila euro”

next