La Corea del Nord torna a sfidare gli Usa e il resto del mondo. Nella stazione di lancio satelliti di Sohae, sotto gli occhi del leader Kim Jong Un, il regime di Pyongyang ha testato un nuovo tipo di motore ad alta spinta per alimentare i suoi missili. “Il mondo intero vedrà presto l’importante significato di questa grande vittoria“, ha commentato Kim, secondo quanto riferito dall’agenzia governativa Korean Central News Agency (Kcna). Una provocazione, l’ennesima, che arriva nei giorni in cui il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, è in visita in Estremo Oriente per discutere con Corea del Sud, Cina e Giappone del modo di frenare i piani nucleari e missilistici nordcoreani.

Per il leader supremo della Corea del Nord quest’ultimo test verrà ricordato come “un giorno storico, che può essere definito ‘rivoluzione del 18 marzo’”. Lo sviluppo e il completamento del motore “aiuterà a consolidare le fondamenta scientifiche e tecnologiche per raggiungere i massimi livelli di messa in orbita satellitare nello sviluppo dell’aerospazio”, ha aggiunto Kim. Il tutto è stato messo a punto dall’Accademia nazionale delle scienze della difesa, l’istituzione responsabile dello sviluppo militare. Il luogo del test, il sito di Sohae a Tongchang-ri, è localizzato nel nordovest della Corea del Nord ed è lo stesso utilizzato per i lanci di vettori a lungo raggio. L’ultimo fatto da Pyongyang risale al febbraio scorso e aveva portato a una seduta di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Nell’aprile 2016 invece, nello stesso sito di Sohae, era stato testato per la prima volta un nuovo tipo di motore per i missili balistici intercontinentali, con lo scopo di avere “a portata di tiro” gli Stati Uniti, aveva detto allora Kim. Un obiettivo ribadito anche nel discorso alla nazione di inizio anno, quando il leader aveva affermato che il Paese era entrato ormai nella parte finale del test di un missile intercontinentale, ritenuto in grado di montare una bomba atomica e di raggiungere le coste degli Stati Uniti.

L’annuncio di questo nuovo test è maturato proprio mentre il segretario Usa Tillerson è in visita a Pechino e ha incontrato il presidente Xi Jinping, nell’ultima tappa della sua missione che ha toccato anche Tokyo e Seul. L’obiettivo della visita è stato anche parlare della situazione nordcoreana. Secondo Tillerson, il programma nucleare di Kim Jong Un rappresenta una minaccia “imminente” alla quale gli Stati Uniti, la Cina e altri Paesi devono rispondere con un “approccio organizzato” che comprenda delle sanzioni.

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