Polveri killer, rilevazione e rumore - 7/13
Polveri killer, rilevazione e rumore
Con l’invio di un parere motivato da parte della Commissione Europea, l’Italia, insieme a Spagna, Gran Bretagna, Germania e Francia, è stata deferita per l’alta concentrazione di biossido di azoto rilevato nelle grandi città. La situazione risulta alquanto critica nelle città di Milano, Roma e Torino, oltre a tutta l’area della val Padana. La procedura è entrata nella sua seconda fase e, da questo momento, i paesi hanno due mesi per mettersi in regola con la direttiva Ue del 2008 o per comunicare quali azioni intendono adottare per diminuire i livelli delle polveri killer che nel 2013 hanno portato alla morte di 700mila individui nell’Ue. Non sono bastati gli interventi del governo e molto probabilmente gli italiani si troveranno di nuovo a sperimentare le domeniche ecologiche spese a piedi o in bicicletta. A questa si aggiunge la procedura inerente alla direttiva 2015/1480/UE con disposizioni relative ai metodi di riferimento e convalida dei dati e all’ubicazione dei punti di campionamento per la valutazione della qualità dell’aria, che tradotto in termini meno tecnici è strettamente connessa alle polveri killer, quindi lo stato italiano non solo non rispetta i limiti, ma non ha nemmeno un sistema ottimale per il rilevamento. Infine, in merito alla direttiva 2002/49/CE lo stato italiano è in fase di messa in mora complementare per quanto riguarda la gestione del rumore ambientale.
