Aperta nel 2014 sotto l’allora commissario Antonio Tajani e messa in pausa per circa due anni grazie ai lievi miglioramenti ottenuti, la procedura sul ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione è entrata nella seconda fase da metà febbraio 2017. Il motivo? Le regole europee approvate nel 2013 impongono che la Pa paghi i propri fornitori entro 30-60 giorni e l’Italia lo fa in media in 144 giorni, rischiando di far fallire aziende sane a causa di crediti non riscossi. I dati parlano chiaro: dei 28 stati dell’Ue siamo quello che impiega più tempo per pagare i propri fornitori. L’invio del parere motivato è già avvenuto e ora lo Stato italiano ha due mesi per correre ai ripari o si troverà deferito davanti alla Corte di Giustizia Europea.
Zonaeuro
144 giorni per riscuotere dalla Pa - 5/13
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione