“Faccio un altro mandato e poi vado a casa, nel M5S abbiamo regole ferree: due mandati e poi te ne torni al tuo lavoro”. Così il deputato M5S, Luigi Di Maio, ospite de L’Aria che Tira (La7), risponde a una domanda della conduttrice Myrta Merlino sul suo futuro in politica. “Il M5S non potrà mai avere correnti interne” – spiega – “perché anche se crei una tua corrente, questa muore dopo due mandati. In più, il vero problema di chi sta troppo tempo nei palazzi e in politica è la perdita dell’entusiasmo. E l’entusiasmo è tutto. Molti dicono che con queste regole rischiamo di perdere persone valide. Ma la gente ci vota proprio per la serietà che abbiamo nei confronti delle nostre regole. Cosa farò dopo? Io nel 2012 stavo avviando una società di web-marketing e di comunicazione, che sta andando molto bene”. Circa la posizione critica espressa da alcuni colleghi pentastellati, come Roberta Lombardi, Carla Ruocco, Roberto Fico e Paola Taverna, nei riguardi della sindaca di Roma Virginia Raggi, Di Maio osserva: “E’ giusto esprimere tutti i giudizi, l’importante è non farsi strumentalizzare. Io, ad esempio, sono il primo ‘dissidente’, perché nelle assemblee sono spesso in posizione minoritaria quando votiamo. Anche Grillo” – continua – “è un ‘dissidente’. Quando un movimento parla di se stesso annoia i cittadini, l’importante è fare le cose che interessano le persone, siamo pagati per portare avanti le loro istanze. Io mi fido assolutamente di tutti i miei colleghi”

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